APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







sabato 31 dicembre 2011

Buon 2012

A malincuore sto lasciando andare questo 2011 e con un po' di pivetta apriro' la porta all'anno nuovo che esigo e pretendo sia travolgente, estenuante, incredibile, spossante e unico come quello passato. Cosi' quindi, per evitare poi recriminazioni future, ecco cosa mi aspetto da te anno novello..mi aspetto nell'immediato: parole, denti, passi, baci, manine piccole intrecciate alle mie, attendo risate, sesso, sorrisi e abbracci. Vorrei poi salute, amicizia, amore da cariare i denti, un lavoretto, soddisfazioni, riconoscimenti, qualche sana e futile incazzatura, molti viaggi, un nuovo passaporto, un foglio verde, una candelina, un anello con brillante, un gatto, un nuovo libro, vestiti nuovi, cene romantiche, Mary Poppins e la pace nel mondo! Meno egoisticamente auguro salute e serenita' ai miei cari, un anno di riposo per i miei suoceri, a mia cognata un po' di quella cosa li', un anno di salute e di noi per i miei genitori, tutto il bene del mondo piu' uno alla mia bimbabomba, la piena realizzazione di se' a Mr.Energy; incrocio poi le dita affinche' G. trovi una casa, E. ritrovi la salute e riprenda in mano la racchetta da tennis, Eu. che giri il mondo con il suo bimbo, S. che si prenda un anno sabbatico. A tutte le mie amiche reali il meglio che possano sperare, alle mie amiche virtuali di tenerci ancora compagnia a lungo, a Maggie di avere presto una bimba bellissima. Un pensiero speciale poi va a tutte le amiche che nell'ormai ei fu 2011 si sono imbarcate nella perigliosa avventura dell'essere per la prima volte mamme e a quelle che lo saranno per la seconda volta a breve. Un abbraccio ursino a tutti gli emigranti del mondo perche' alle volte non e' mica semplice festeggiare lontani! Se qualcuno poi avesse sotto mano un Astra non e' che mi legge cosa si prevede per la Bilancia? Auguri con il fuso..

Auguri da noi

venerdì 30 dicembre 2011

2011 non te ne andare

Questa mattina il nostro condominio si e' risvegliato dal torpore natalizio, i miei vicini di casa sopra, di fianco, accanto sono tornati dal ponte natalizio e con musica a palla e annesso spostamento di mobili si preparano a festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo in qualche mega party nella city o tra le strade gelide e gremite di Times Square. So che il mio post suona un po' come il monologo del nonno burbero di Heidi ma io non ho proprio voglia di dire addio a questo 2011! Questo e' stato un anno pazzesco fatto di valigie, saluti, promesse, speranze, nascite, avventure, legami, attese, desideri..insomma quando mi ricapitera' un anno cosi? Sperando poi che la profezia iettatoria dei Maya non ci pigli per davvero!
Noi ci chiudiamo in casa e semplicemente non giriamo l'ultima pagina del calendario..noi quattro e mezzo e tutto il mondo fuori che festeggi pure..si potrebbe fare un film!


Momenti di lettura nel 2011

giovedì 29 dicembre 2011

Merry Christmas che poi e' buon Natale

Quest'anno il Natale e' stato festeggiato in terra d'Ammerica con Toto' e Peppino in colbacco in trasferta Gnu Iorkese e con la famiglia locale a ospitarci. Il che ha significato per noi una virata nella tradizione lombarda e centenaria dei festeggiamenti famigliari. Sono state fatte delle rinuncie, alcune mal digerite altre calorosamente accolte: abbiamo detto addio al nostro presepe fatto da mio padre nei lontani anni 80 con le statuette di quando mia madre era bambina nel tardo Creataceo e abbiamo accolto il mega alberone delle foreste del
Minnesota pieno di decorazioni e memorabilia con annesso trenino elettrico sbuffante e ciuffettante. I miei suoceri sono soliti festeggiare la sera della vigilia con tutto il parentado e il 25 a pranzo solo loro di famiglia, noi che di parentado non ne abbiamo, festeggiamo con un pranzo il 25 e ancora di piu' a cena mangiando avanzi e rimasugli per i cinque giorni a seguire. Il nostro poco fantasioso menu' prevede: affettati, mousse, pate', insalata russa, surimi (piace a me che ci devo fa'!), tortellini in brodo, ravioli di carne, panettone gastronomico, cappone, noci, mandarini, torrone, panettone farcito, datteri e arachidi. Il menu' serale in casa di Mr. Energy invece prevede pasta con le polpette (ognuno c'ha le sue di tradizioni), involtini di melanzane, biscotti al cioccolato. Il giorno a seguire invece prosciutto cotto (nel senso che e' una gamba di suino cotta al forno), pure', patate al gratin, fagiolini e funghi, torta di mele, biscotti al cioccolato, cioccolatini. Ora per me italica, questo menu' non ha nulla di natalizio ma non e' che non mi garbi, anzi, accolgo con piacere le novita' che non comportino avanzi ne' sbattimento pero' l'anno prossimo porto il Pandoro perche' non e' Natale senza il suddetto da pucciare nel latte la mattina! I regali qui si aprono a due mandate un po' il 24 sera verso le 21 e un po' nella tarda mattina del 25 e tutto alla rinfusa, noi che siamo in tre invece li apriamo uno io uno tu uno lui il 25 mattina prima di essere trascinati a messa da mia madre! Questa caotica abitudine verra' eliminata sul nascere non appena la bimbabomba avra' l'eta' giusta per svegliarsi alle cinque del mattino del 25 e andare a controllare se Gesu' bambino (o Babbo Natale, il dilemma qui si fara' arduo, tradizione pagana contro radicato cattolicesimo?) ha lasciato regali e se si e' bevuto il latte caldo con i biscotti.
Ora che il Natale e' passato ma vivido ne e' il ricordo, ho deciso che stilero' una lista delle tradizioni che voglio tramandare a mia figlia tra cui appunto ci sara' il pandoro come dolce, i regali la mattina del 25, il cinema il
26 pomeriggio (qui e' giorno lavorativo orcaboia), la calza della befana (qui e' giorno lavorativo orcaboia2 e non si cacano ne' la befana ne' i tre re magi). Ma la mia vera mission per il Natale prossimo sara' bandire da tutte le calze le tanto odiate gift card! No dico ma che diavolo di regalo e'? Una targhetta di plastica con prezzo annesso da spendere in un negozio, visto che nel negozio sei entrato per comprare la carta omaggio non potevi gia' che eri li comprarmi un regalo che e' piu' bello da vedere sotto l'albero il pacchetto con la carta colorata e il fiocchetto che non una misera busta bianca? E poi mi piace pensare che la gente si sia spremuta un minimo le meningi per cercare qualche cosa che pensino potesse piacere a me! Ma l'esperienza insegna e l'anno prossimo non mi coglieranno impreparata

sabato 24 dicembre 2011

Merry Christmas e Buon Natale

E ce l'abbiamo fatta, anche quest'anno siamo arrivati uniti e indenni a Natale. Quest'anno sara' un Natale allargato e in terra straniera, domani apriremo i regali sotto un alberone riccamente ornato e non come da 35 anni la tradizione vuole sotto il presepe home made fatto da mio padre. Domani diremo thanks and merry christmas anziche' scambiarci abbracci e baci nostrani, domani mangeremo prosciutto e pure' e non il solito menu consolidato nei secoli, e anche un po' trito e ritrito diciamocela tutta, ma soprattutto domani non mi svegliero' sola nel mio letto ma vicino a mio marito ed accanto a mia figlia..ditemi se non e' questa la magia del Natale! Buon Natale da noi quaggiu'!

giovedì 22 dicembre 2011

Shabby chic baby

E per la gioia degli amanti del minimal oggi in casa nostra e' entrato anche il seggiolone, cosi anche il piacere di una sana chiaccherata tra adulti davanti al desco famigliare e' morto! La mia casa e' cosi' piena di oggetti di intrattenimento per la bimbabomba che ho deciso che per la cena di natale quest'anno mia madre siedera' sulla sedia che vibra, mio padre sulla sedia che oscilla, io sul tappeto palestrina e Mr. Energy sul seggiolone! Evvai!

mercoledì 21 dicembre 2011

Scema la madre scema la figlia

Con oggi posso dire di aver perso definitivamente un bel 5 anni di vita e di avere un centinaio di capelli bianchi in piu. Oggi e' stato anche il giorno in cui in un sol colpo ho creduto che mio padre e mia figlia fossero morti, che mio marito avrebbe chiesto il divorzio e che io sarei finita con il vagabondare per le strade lacrimando e parlando da sola. Oggi siamo andati in zona South Ferry per una passeggiata famigliare, un vento gelido sospingeva me e la bimbabomba tra gli orizzonti del ponte di Brooklyn, la sagoma sfuocata della statua della liberta e le tristi rovine sfavillanti di Ground Zero. Passeggiavamo e chiaccheravamo e poi dal nulla e' apparso lui, tentatore come il canto delle sirene, un gigantesco Century 21!! Io non ho resisitito alla tentazione di implementare il numero delle mie mutande idiote e mi sono trascinata dietro mia mamma patita dello shopping oltreoceanico. Gli accordi con mio padre erano i seguenti: tu aspetti qui davanti alla porta con la bimbabomba mentre noi facciamo una volata al piano di sopra, non piu di 20 minuti promesso! Ok magari i minuti da venti son diventati trenta ma potete immaginare la mia faccia quando all'uscita ho trovato il deserto ad aspettarmi. Nessuno non c'era nessuno e giuro che non e' da mio padre prendere e mettersi a girellare senza meta se si ha un appuntamento ma ho pensato che si fosse mezzo assiderato ad aspettare e che stesse facendo il giro dell'isolato per riattivare la circolazione delle pendici, un isolato largo come tutta Manhattan visto che dopo un'ora ancora non compariva all'orizzonte! Io ho iniziato a dare di matto, ad andare in iperventilazione, a muobermi su e giu per la via come una scheggia impazzita, a singultare e rabbrividire e nella mia mente prendevano forma e corpo gli scenari piu inquietanti ( e' caduto dalle scale delle metro, lo hanno tirato sotto in macchina, gli alieni lo hanno rapito mentre mia figlia e li al gelo che piange o peggio ancora..). In preda ad una crisi isterica ho bloccato un poliziotto e gli ho spiegato che in un colpo solo avevo perso mio padre e mia figlia (consiglio del suddetto: vada a casa e chiami da li il 911, anche se credo che abbia pensato che io fossi una svirgolata con una famiglia ancora piu svirgolata), mi sono infilata all'Hilton e ho provato a chiamare mio padre 10 volte (zero risposta, morire che lo senta sto cellulare) e Mr. Energy 5 (assenza di campo, grazie a Dio direi) sperando che mi dicesse che i miei cari dispersi erano sani e salvi a casa ad aspettarci e che lui non avrebbe chiesto il divorzio da una moglie che e' cosi pirla da affidare la sua unica figlia ad un padre che potrebbe essere un rapitore seriale di bambini! Mannaggia a me e al giorno in cui ho deciso di chiudere il contratto telefonico! In tutto questo mia madre tentava di consolarmi e rassicurarmi celando in maniera merdosa il suo terrore e la sua apprensione (in caso di emergenza e' meglio non avere mia madre vicino perche ha il potere di mandarti ai matti). Quando ormai eravamo pronte ad inforcare un taxi e tornare verso casa in uno stato confusionale e allucinato ho suggerito a mia madre di andare di nuovo davanti alla porta a controllare se per caso fossero arrivati e dopo 10 minuti ecco che li vedo comparire tutti e tre. Mio padre definirlo incazzato e' un eufemismo perche lui da bravo era due ore che ci aspettava al freddo e al gelo davanti AD UN ALTRA PORTA!! Io il giro dei tre lati l'avevo fatto ma che ne sapevo io che ci sono 4 maledettissime uscite!! Tutto e' bene quello che finisce bene, mia figlia ora ha un super segreto da condividere con il nonno e che verra' usato come arma di ricatto contro di me la prima volta che la sgridero', Mr. Energy non sapra' mai del piccolo qui pro quo e io ho appreso da questa surreale vicenda che mia figlia e' la persona piu' importante della mia vita e che il solo pensiero che qualche cosa possa accaderle mi uccide e ho tristemente realizzato che la mela marcia non cade mai lontano dall'albero e che mona e' mia madre e mona sono anche io (possibile che in due non ci sia venuto in mente di girare tutto l'edificio??). Oh Signur!

venerdì 16 dicembre 2011

Venite adoremus

Sono arrivati carichi come la slitta trainate dalle renne.. sono arrivati vocianti e urlanti come una squadra di Babbi Natale, ci siamo stretti forte forte come il bue e l'asinello, si sono messi ad adorare la bimbabomba come se fosse il bambin Gesu'..poi lei e' scoppiata in un pianto dirotto ed e' finita la magia del Natale..
BENVENUTI NONNI ITALIANI......

martedì 13 dicembre 2011

E l'amico e' qualcosa che piu ce n'e' meglio e'...

La Cate si e' buttata nella mondanita' questa settimana, giovedi ha accompagnato Mr. Energy all'aperitivo organizzato dalla sua classe di italiano. La serata si e' allungata con io che tenevo amabile conversazione nella mia lingua natia (bevendo dopo anni un chinotto!!) gli studenti boffonchiavano frasi sconnesse e senza senso in un italiano approssimativo, Mr. Energy che sorrideva e annuiva come un beota a qualsiasi cosa gli si chiedesse (in italiano ovvio) e mia figlia che faceva da reginetta della serata, coccolata, abbracciata, baciata e pizzicottata. Venerdi sera ho raggiunto la mia amica italiana nella sua casa vista Empire e Crysler per una bevuta celebrativa (mentre Mr. Energy, memore dell'anno passato e col timore di trovarsi nuovamente tra francesi bevitori di vino rosso e italiani caciaroni, e' rimasto a casa con pizza, amico e bimba dormiente). La festa era assolutamente all'insegna del tricolore e nonostante smaniassi dall'idea di sfoggiare per una sera una brillante conversazione arricchita da un sense of humor che tutti possono capire e condita con un uso appropriato dei congiuntivi, mi sono resa conto che parlare tra compaesani ritrovati oltreoceano alle volte puo' risultare ripetitivo e a tratti assurdo. Eh si, perche se vi capita di mischiarvi per una sera tra cumpa' state sicuri che la conversazione partira sempre con le seguenti domande: - come ti chiami - che lavoro fai - con che visto sei qui - dove vivi - a che piano vivi. Ora, io so bene che anche in Italia quando conosci qualcuno per la prima volta e' inevitabile che l'argomento professione e lavoro vengano fuori, ma qui a NY tra italiani tutto ruota intorno al senso di capire se chi ti sta' accanto ha piu' successo di te nella scelta di vivere oltreoceano e ha maggiori e piu' valide motivazioni delle tue. Per cui avere un lavoro (che e' sempre impreziosito da un titolone in inglese che fa fichissimo) vince sull'essere qui per motivi di studio. Avere un visto di lavoro non ha prezzo rispetto ad uno temporaneo e vivere al 20mo piano di un edificio in un quartiere da codice fiscale (SOHO, NOHO, NOLITA..) e' molto piu gettonato che vivere tra i casermoni alla fine della Broadway. Il tutto se rapportato ad un contesto locale come puo' essere un aperitivo al Radetsky a Milano ci puo' anche stare, ma qui che dovremmo essere tutti solidali e fare fronte compatto, mi lascia solo un po' amareggiata e delusa. Capirete poi il successone che riscuoto io quando dico che sono qui senza visto, che non lavoro e che vivo al piano terra! Ma io mi tengo stretta e orgogliosa la mia diversita' tie'!

mercoledì 7 dicembre 2011

L'eta' sempreverde della stupidera

Ok lo so, la devo piantare con sta' cagata dei cognomi esilaranti, ma non ci posso fare niente se sono rimasta alla fase fallo-anale e certe cose mi fanno ridere come una scolaretta.


lunedì 5 dicembre 2011

Posizioni goduriose

L'ho sempre detto che quando le sorelle non fossero state piu' interessanti la prima cosa che avrei fatto sarebbe stata tornare a godere per otto ore nella mia posizione preferita!!
Cosi ieri notte e' stata la grande notte, nell'intimita' buia della mia camera da letto, nel mio letto queen size e dopo quasi 16 mesi, sono tornata a dormire di pancia!!!! Ahhhhh che goduria!!!

giovedì 1 dicembre 2011

Natale in casa Cupiello

Lo attendevo come una bambina o come chi ha una bambina ed eccoci qui... oggi e' il primo di dicembre, il che significa che posso aprire la prima casellina del calendario dell'avvento e mangiarmi il cioccolatino e iniziare ad addobbare in modo esageratamente pacchiano il mio alberello sintetico made in China. Quest'anno, visto che ho tempo da buttare via e in attesa che i nonni del cinema arrivino qui, ho pensato che potessi fare delle decorazioni hand made (io ho manualita' pari a zero, ma questo e' un dettaglio da poco, no?) cosi ora sono orientata sulla ghirlanda di popcorn, sugli omini di zenzero e sulle caramelle a bastoncino (e' buffo perche' vivendo qui e scoprendo le tradizioni locali, non ho la piu' pallida idea di come certe parole si traducano in italiano e lo stesso vale per i vestitini da bambino, qual e' la traduzione italica per onesies??). Qui la tradizione natalizia prevede e a tratti impone, che sotto l'albero ci sia un trenino vero che passi per un villaggio natalizio con casine e omini (dimentichiamoci il presepe perche' qui non e' politically correct), qui Martha Stewart suggerisce che le decorazioni dell'albero, tagliato a mano da boscaioli del New Hampshire, debbano avere un valore simbolico affettivo ed essere dei memorabilia famigliari (io dovrei appendere una pizza di gomma in memoria della mia provenienza e Mr. Energy un fucile di legno in onore del suo passato e via andando).
Io preferisco invece chiedere a voi, perche' qui si accettano consigli, idee e suggerimenti per rendere questo nostro primo maggico natale in casa M. un po' meno trash e un pochetto piu' creativo!

l'alberello fico di mia suocera...

lunedì 28 novembre 2011

La bottiglia rotta

Sabato abbiamo portato la ei fu bimbabomba dal baby pediatra per il controllo dei sei mesi e annesse vaccinazioni. Il baby dottore ha strabuzzato gli occhi davanti al corpo magrino di mia figlia e dopo un consulto intra nos ha decretato che boicotassi la legacy della tetta per passare al latte in polvere. Ora potete immaginare il mio stato di sconforto nel constatare che forse il ristorante Caterina ha smesso di produrre cibo di qualita' a scapito del mio unico cliente affezionato, ho iniziato poi a farmene una colpa e sottile dentro di me si e' insinuato il serpente della gelosia. Ora sara' Mr Energy a occuparsi dei pasti della bimbabomba relegando me al ruolo di aiuto cuoco. Poi mi sono trovata a pensare che il tetta time dovrebbe essere un momento di amore catartico tra madre e figlio, ma in tutta onesta' e' anche un momento di schiavitu' che ti lega ad orari, luoghi e ti tiene inchiodata per una buona mezz'ora ad una piccola adorabile vampira che non vuole essere distratta dai rumori di televisione, conversazioni, fruscio di pagine di giornale o libro. Sono uscita dall'appuntanento che ero un fascio di nervi e sentimenti contrastanti e come da copione e' iniziata la sequela delle lagnanze e la catena delle preoccupazioni. E poi l'illuminazione sulla mia via (grazie anche all'onesta' di un'amica cara), Caterina bella smettila di lagnarti per cosa neanche tu sai bene e smettila di farti carico di tutte le preoccupazioni del mondo come se fosse sempre colpa tua; tua figlia e' sana, bella e snella, hai assolto il tuo dovere di madre nutrendola fin dove il tuo corpo ti ha portato, ora avrai piu' tempo per te e una mezz'ora in meno di noia al giorno e Mr.Energy potra' godere delle gioie della paternita' un pochetto di piu'. Sono una lagna continua lo so ma prometto che con l'anno nuovo lavorero' sul gene della positivita' e della serena rilassatezza.
Ora pero' vado a preoccuparmi perche' mia figlia col cavolo che lo vuole il biberon dopo sei mesi di ristorante a quattro stelle!

venerdì 25 novembre 2011

Paese che vai usanza che ritrovi

Ieri sera al termine della cena del grazie dopo tacchino, salsina, ripieno, pure', verdure, pure' di zucca, sedano farcito, quiche, cipolline, torta di mele, lamponi e zucca.... le donne si sono riunite in cucina a riassettare e ciacolare mentre gli uomini hanno fatto tutti nucleo compatto e svaccati sul divano si sono guardati la partita di football in tv, ho realizzato quindi che non importa se scavalchi un oceano e se cambi il modo di dire torta salata, le pessime abitudini di cameratismo sessiste non cambiano e ci si ritrova sempre, come alle scuole secondarie, con maschi da una parte e femmine dall'altra. Buffo no?

giovedì 24 novembre 2011

Grazie, prego scusi tornero'

Oggi si dice grazie: una nazione intera si mobilita per ringraziare, oggi gli americani viaggiano da stato a stato con il tacchino in valigia per ringraziarsi tra famigliari e amici e oggi anche io voglio fare la personcina educata e ringraziare. Dico grazie per l'assurdo e turbinoso anno che sta volgendo al termine, dico grazie per aver ricevuto il dono piu' prezioso al mondo (una scimmia) e per avere come compagno di avventura un uomo silenzioso ma pieno di premure e amore. Dico grazie per la mia famiglia acquisita che e' rumorosa, complicata e solerte ma che tanto bene mi ha accolto al di qua dell'oceano. Dico grazie alla mia famiglia lasciata a casa perche' e' ancora tutta d'un pezzo e solidamente affettuosa, dico grazie ai miei affetti sparsi qua e la perche' ancora non si sono stufati di vedermi solo in video. Dico grazie a questo inverno che tarda ad arrivare perche' dopo il tempo merdaccioso dell'anno scorso ero un po' sul metereopatico down. Dico grazie per avere energia, salute, speranza e buona fede. Dico grazie alla torta di mele e alla
parata dei palloni giganti e dico infine grazie alla parola grazie cosi' poco usata ed e' un peccato davvero perche' a pronunciarla ad alta voce e si sente subito una sensazione come di... liberazione!

martedì 22 novembre 2011

Fotomontaggio

Conversazione via etere...

VOCE 1: "ciao, come stai? Come sta la bimbabomba?"
VOCE 2: "Bene grazie, stiamo tutti bene"
VOCE 1: "Ma la bimbabomba cammina?"
VOCE 2: "No certo che no, ha fatto sei mesi domenica, non sta neanche seduta figurarsi a camminare"
VOCE 1: "Ah.."
VOCE 2: "Cosa vuol dire scusa quell'AH con sospiro?"
VOCE 1: "No perche' credo che non abbia preso i miei geni allora..."


Di sicuro mia figlia non avra' preso  i cromosomi "svelti" di mio padre che unico bambino al mondo gia' camminava a tre mesi (voce velata di ironico dubbio) ma a giudicare dalla stazza ha preso quelli della pinguita'.. TIE'!!!!

lunedì 21 novembre 2011

Creepy creepy sounds

Ore cinque di mattina, fuori la citta' e' ovattata nel silenzio e avvolta nell'ultimo strascico di buio sonnacchioso..
crunck, track, rattlerattle, bong, ping, tong...silenzio..trrrr, pong, crash, mmpeee..

"Mr.Energyyyyyy, wake up wake up credo che ci sia un animale in soggiorno...Mr. Energyyyy no non era un sogno e ne' parlo nel sonno, li senti questi rumori???"
Io palpitazioni a mille, Mr. Energy dopo averci messo un buon cinque minuti ad aprire la palpebra caramellata di sonno e a carpire il senso dei miei farfuglianti deliri era gia' in assetto di guerra con occhiali e machete da 20 cm. Si e' diretto a passo del giaguaro nella sala attigua e dalla sala attigua alla sala adiacente e dopo un cinque minuti e' tornato a letto, si e' messo sul fianco destro e ha ripreso a tagliare tronchi.
Mia figlia dopo sei mesi ha scoperto di avere questo simpatico giochino attaccato ad un lato del lettino e questa mattina ha pensato che fosse cosa buona e giusta inaugurarlo....
HAPPY US.....



martedì 15 novembre 2011

Italia parla come magni

In questi giorni essere un italiano in America comporta ricevere domande impietose sul futuro della nostra nazione, consigli non richiesti su come salvare la pelle e la faccia, commenti idioti sull'andamento della nostra economia e non si puo' fare a meno che ascoltare pazienti, perche' il mio inglese non e' cosi eccelso da poter puntualizzare che neanche questo paese se la sta' cavando proprio alla grande, con eleganti rivoltosi davanti a Wall Street, un economia totalmente made in China, una guerra che li ha lasciati un po' piu' orfani e di molto impoveriti..io so solo che non rinnego il mio essere italiana, cosa di cui vado fiera e porto con orgoglio la mia pronuncia dagli accenti sbagliati, ci sono poi delle volte in cui la possibilita' di parlare una lingua diversa riesce in qualche modo a sollevare l'umore della mia giornata e farmi fare una bella risata! Ecco in cosa si puo' incappare un giorno per caso.....

sabato 12 novembre 2011

The Veteran’s Day Parade

The Veteran’s Day Parade with MOH recipient, Nicholas Oresko

Medal of Honor recipients Nicolas Oresko and Dakota Meyer, the oldest and the youngest.

This Veteran’s Day I had the honor of being able to act as a liaison for Mr. Oresko at the Veteran’s Day parade in New York City.  At age 94, Mr. Oresko was ordered by his doctor not to attend the parade.   That didn’t seem to deter him much.  After all, Mr. Oresko almost single handedly cleaned out several bunkers full of Nazis during the Battle of the Bulge.  The cold weather wasn’t about to keep him away.  The last ten or so blocks of the parade, Mr. Oresko felt up to getting out of the vehicle for a bit and was pushed down 5th Avenue by his friends and caretakers.  People cheered and clapped as the oldest living Metal of Honor recipient passed them, I think everyone was really in awe of this man.

E questo dal punto di vista di Mr.Energy, io e la bimbabomba ci siamo svegliate alle sei del mattino e abbiamo assistito alla vestizione del consorte (un fico pazzesco in completo grigio scuro, camicia e radiolina con auricolare, sembrava tanto Kevin Costner in The Body Guard) tutto eccitato per la sua prima parata non vestito da mimetizzato nella giungla del Borneo. Sono venuti a prenderlo con tanto di polizia e van per il vegliardello pluridecorato alle 8.00 (eh si abbiamo passato due ore a girarci i pollici con io nel letto che pisolavo e lui accanto a me modello mummia perche' non poteva permettersi che il vestito buono si sgualcisse). Noi abbiamo raggiunto la postazione con ottima visuale intorno alle 10.00 (la parata ho scoperto sarebbe iniziata alle 11.11, quindi mi sono fatta un'ora in piedi al freddo e al gelo mentre mia figlia dormiva beata dentro la sua bolla di plastica da passeggino), abbiamo atteso pazientemente, scambiato vari convenevoli con i vicini patriottici e abbiamo applaudito la lunga lunghissima parata con motociclette, camionette, van, marciatori, sbandieratori, bande musicali, bande militari, parate della polizia, miss New York, suffragette, scozzesi in kilt e zampogna, mutilati e invalidi di guerra, nuove reclute, veterani, navajo e chi piu ne ha piu ne metta. Io non sono mai stata una guerrafondaia, accetto il fascino della divisa e il legittimo dovere di difendere la propria patria e i propri cari ma non posso fare a meno di pensare a quante giovani vite civili e miltari queste guerre si siano prese e mi rimane un po' di amaro in bocca anche se a marcettare ci sarei andata pure io.


venerdì 11 novembre 2011

Se una donna e' malvestita si nota l'abito se e' impeccabile si nota la donna

Se vivete nella terza capitale mondiale dello shopping, se questa citta' ha un fascino magnetico che attrae ogni giorno frotte di turisti da ogni dove, se avete dalla vostra un euro forte e se avete anche voi sognato una vita alla Carrie allora prendete questo mio post come vangelo e seguite i dettami della moda all'ultimo grido che vi propongo....
Gnu Yorke con l'inverno alle porte impone tre capini di abbigliamento a cui e' impossibile sfuggire perche' sono ovunque e su chiunque...
1) gli stivali di pelo di culo di scimmia provenienti dall'Australia (tali Hugg) che sono ai piedi di chiunque... e non sono l'imitazione cinese tipo borsa di Vuitton, sono super original e per avere i piedi caldi paghi ben 200 dollari..a me ricordano tanto i piedi di Candy Candy che erani delle protuberanze arrotondate senza forma!
2) i paraorecchi, ora capisco se hai 10 anni ma santo dio non si possono vedere queste ragazze e signore con le orecchie pelose, io li avevo da bambina ma mi ricordo che non solo mi comprimevano la scatola cranica ma pure ti isolavano dal resto del mondo ovattandoti le orecchie e non facendoti sentire una mazza...
3) e a questi dico NO, gli scaldamuscoli! Io ci sono passata nei gloriosi anni novanta, fuseaux neri-Reebok nere alte o Doctor Martens -scaldamuscolo sopra, mia madre ha ancora gli incubi la notte ricordandomi come andavo in giro nel mio periodo radical punk chic, ed e' per questo che o sei un etoile alla sbarra o se no gli scaldamuscoli te li metti in casa alla buona pace della serenita' coniugale...
Ora se a tutto questo io ci aggiungo anche il mio buon vecchio Moncler direi che piu' che nella fashionista Gnu Iorke mi sembra di essere in una capsula del tempo bloccata negli anni novanta e aperta qui per caso!!!

martedì 8 novembre 2011

a parlare male degli altri si fa peccato...ma spesso si indovina

Questa sera Mr. Energy ha fatto per la prima volta in quasi sei mesi di vita il bagno alla bimbabomba, io mi sono assisa comodamente in poltrona e ho iniziato a leggere una pagina, dico UNA, di Acciaio quando al momento di svoltare mi si sono parati davanti lavati e accappatoiati.. ho deciso che domani mi apposto in bagno per vedere se lui si fa davvero la doccia o fa andare solo l'acqua per fare rumore!!

domenica 6 novembre 2011

New York - Marrakech

Ehy non e' che sono morta o che improvvisamente mi e' arrivata la carta verde e sono fuggita verso il Bel Paese, eh no, e' che sono state qui in visita a Gnu Yorke le mie due amichette del cuore per una bella settimana di coccole e vizi. Siamo state anche benedette dal clima che, dopo la tormenta di neve di fine ottobre che mi ha lasciato per l'ennesimo weekend al buio, al freddo e alla fame (ho deciso che al prossimo cataclisma metereologico annunciato invece di sfollare nel gulag dei miei suoceri me ne sto bella rintanata nella mia cava e ciao al volemose bene e stamo tutti viccini viccini), ora splende il sole e l'aria e' tra il frizzantino e il gelido pungente, ma non c'e' nulla di piu' affascinante di vedere i grattacieli gli uni riflessi negli occhi degli altri.
Mr. Energy ha subito in maniera signorile le serate tutte chiacchere e pettegolezzi in una lingua a lui ancora incomprensibile, ha provato la bresaola e il grana quello vero (non la copia gialla e gommosina che vendono qui spacciandolo per reale Parmigiano Reggiano) e io mi sono ingozzata di Abbracci e Cuor di Mela (come mi piacciono queste amiche che si riempiono la valigia di cibo manco vivessi in una missione in Congo e di tanti regalini per la scimmia urlatrice).
Abbiamo girellato per la citta' abbandonandoci ai piaceri della tavola locale e allo shopping sfrenato, ci siamo perse per Soho, abbiamo riso sulla Fifth, abbiamo fatto casino ai tornelli della metropolitana sulla 42ma, abbiamo visto correre sudati gli ultimi maratoneti, ci siamo appisolate al musical Chicago, abbiamo fatto colazione con muffin e cinnamon rolls, abbiamo spinto il passeggino dentro a Vuitton, io ho fatto un colloquio di lavoro mentre loro compravano trucchi, magliette e mutande, le ho accolte nella mia casetta e le ho immerse nella vita di mia figlia, hanno fatto le zie, le amiche, le confidenti e le veci della mia famiglia lontana. Mi hanno scaldato il cuore con le loro attenzioni e i loro abbraccia, si sono interessate ai discorsi di Mr. Energy e innamorate dei sorrisi di mia figlia.
Gli addii mi sono sempre un po' piaciuti perche' in me c'e' una vena melodrammatica ma questa volta il groppo in gola stenta ad andarsene, perche' so che le nostre vite si incroceranno ancora in un tempo non ancora definito. Al momento mi restano tanti belle foto in autoscatto fatte davanti al Guggenheim, gli avanzi di una cheesecake e qualche biglietto della metro non consumato. Al momento nel mio cuore c'e' la consapevolezza di essere una ragazzina fortunata ad avere amiche cosi affezionate da imbarcarsi su un volo eterno per venire in questa parte di mondo solo per coccolarci e camminare sotto braccio.
Grazie ragazze e buon viaggio!!!!

lunedì 24 ottobre 2011

Tanti auguri a me!!!

E siamo arrivati anche a questo giro di boa..con qualche faticosa bracciate in più..la Cate compie gli anni (non si chiedono mai gli anni ad una signora!) e festeggia a sorpresa la suocera nel giorno del suo genetliaco. Il piano machiavellico prevedeva che io uscissi intorno a mezzogiorno con l'altra festeggiata e che la intrattenessi fino alle 15.30 permettendo cosi a famiglia e amici di preparare il tutto. Era proprio quello che sognavo per il giorno del mio compleanno, occuparmi di qualcun altro e vivere sotto stress guardando ogni 30 secondi l'orologio!!!
L'impresa di tenerla occupata si è rivelata più ardua del previsto perchè, dopo essere andate nel primo negozio per bambini e aver curiosato anche nel magazzino, io ero già a corto di idee e la bimbabomba dava segni di visibile irrequietezza. Siamo andate al centro commerciale e, per ingannare ancora di più la penosa e pesante attesa, ci siamo concesse un paninozzo (per poi scoprire che il catering aveva preparato cibo per un reggimento e noi eravamo un ciccio ingolfate), io ho nutrito la piccola belva nella stanzetta dedicata all'allattamento (come mi piacciono sti americani sempre pronti ad ogni emergenza), abbiamo annusato candele, toccato maglioni, giocato con l'ipad, comprato le polpette e la passata di pomodoro poi io ho dato segni di cedimento e in barba alle regole siamo tornate a casa permettendo così a tutti di saltare fuori da dietro i divani e continuare a bere a mangiare indisturbati. La mia co-festa di compleanno è stata come la mia settimana di vacanze..uno sfinimento..non è facile suonare la trombetta con il cappellino a cono quando tua figlia è presa d'assalto da amiche, parenti, vicine di case e sconosciute che la vogliono toccare, abbracciare, annusare, pizzicottare, sbaciucchiare e con lei che alla terza strizzatina ha aperto le danze con voci e strepiti costringendo me a rassodare i muscoli correndo come una pazza in camera da letto per tentare di farla dormire, poi giù di corsa per cantare la canzoncina, ancora su di corsa per controllare che stesse dormendo, nuovamente giù di corsa per prendere una fetta di torta..io non ho più 20 anni non ho il fisico per ste cose!!!!
Morale mia figlia è stata nevrotica e lagnosa per buona parte del pomeriggio, Mr. Energy ha mangiato e bevuto fino alla catarsi, mio suocero si è pivato perchè siamo arrivate già mangiate, mia suocera era piena come una cucuzza a furia di vinello e Martini, la zia si aggirava nell'oscurità aspettando che mi allontanassi per afferrare quatta quatta la bambina, gli amici di famiglia mi hanno interrogato sulla mia nuova vita new yorkese chiedendomi a diverse mandate sempre le stesse cose e io tra un pianto altrui, una risata, un abbraccio ho pensato a questo mio anno in più e ho soffiato forte sulla mia candelina augurando a me stessa altri 100 di questi anni e tanta felicità.
AUGURI VECCHIA MIA!!!

giovedì 20 ottobre 2011

Un mercoledì da leoni

Mr. Energy è al suo secondo anno di studio della lingua italiana con risultati che vanno dal pessimo all'incomprensibile (parla come Terminator e scrive come un bambino di 3 anni)..
Ieri sera...
Cate: "Mr. Energy, il tuo italiano è pessimo!! Sei un somaro!!!!"..detto in italiano...
M.E.: Eheheheeh .. risata tronfia e compiaciuta...
Cate: "What a fuck are you laughing for???"
M.E.: You said me I'm a SAMURAI!!!
Annamo bene annamo!!!

Ieri sera abbiamo avuto la visita di un piacevole nuovo inquilino tipicamente autoctono..un bello scarrafone grande come il mio piede che faceva capolino dal secchio dell'immondizia nella mia immacolata cucina...Ho lasciato che Rambo si occupasse dell'amico disgustoso, ma mi sono dimenticata di chiedere dove è stato deposto il cadavere..
Dio quanto amo vivere a Gnu Iorke!!!

Ieri sera il boiler che porta calore a tutto il building ha tirato le cuoia lasciando noi al freddo e al gelo e in compagnia di un ronzio sordo, costante e altisonante al di là del muro che divide camera nostra con l'edificio attiguo, io non ho chiuso occhio e questa mattina di buon'ora mi sono precipata, ancora in pigiama e con l'occhio caramellato, a compilare il foglietto dei reclami, scrivendo che mia figlia aveva rischiato l'assideramento e che c'era un rumore molto fastidioso come di persona murata viva al di là del nostro muro...dopo 10 min si sono presentati alla porta l'handy man e una guardia giurata...questi americani non hanno proprio il senso dell'umorismo!!!!

martedì 18 ottobre 2011

17 ottobre 2010 -17 ottobre 2011

E siamo arrivati ad un anno..chi lo avrebbe mai detto? Mi sembra ieri l'aver superato i controlli doganali in terra americana stringendo amorosamente al seno le mie 4 valigie piu' beauty ed accarezzandomi una micro pancia con tante aspettative nella mente, un velo di nausea costante, un senso di tristezza da abbandono e tanto amore per la vita che andavo a costruire.
Sono passati 365 giorni ed e' come se avessi fatto una traversata oceanica pagaiando..la mia pancia e' diventata grossa e con essa anche il mio sedere, le mie tette e le caviglie, la nausea da violenta si e' trasformata in desiderio sfrenato di brodo con i tortellini e gelato alla mandorla, il senso di abbandono mi accompagna sempre, ma alle volte lo metto a tacere perche' questa e' la vita che ho scelto, che ho voluto e che ho pianificato e Mr. Energy, che e' passato da ruolo di fidanzato a distanza a quello di marito omnipresente, cerca di fare del suo meglio per sopprerire al vuoto sentimentale che la mia decisione ha portato con se'. L'amore nella nostra vita non e' mai mancato (quello che manca sono mobili di un certo gusto, qualche liretta in piu', un cambio di guardaroba..) anzi e' diventato sproporzionatamente esponenziale quando e' nata Alice. Io mi sono riscoperta donna (il mio nuovo corpo anforaceo non mi pesa piu' di tanto..anche se aspetto tremebonda il cambio di stagione per vedere se saro' in grado di chiudere i pantaloni di velluto o dovro' per sempre girare con i pantaloni in ciniglia) e sorpresa delle sorprese anche una buona madre. La mia vita e' diventata concentrica e ogni ora della mia giornata e' a lei dedicata, in quest'anno ho perso il sonno (ah come mi mancano le domeniche mattine a letto fino a tardi), la mia vanita' e la possibilita' di avere una giornata organizzata, ora nella mia vita ci sono oggettini piccoli, vestitini piccoli, pannolini, bavetta, sorrisini e risatine. Mi mancano le serate mondane con le mie amiche ma amo sapere che c'e' una famiglia che mi aspetta a casa, mi manca la liberta' di fare quello che voglio nel momento in cui lo voglio ma amo potermi prendere cura dei miei affetti. Tante cose sono successe in questo anno, alcune persone se ne sono andate altre sono venute al mondo, la sagra di Harry Potter e' finita e c'e' un nuovo IPhone in circolazione, noi siamo andati a vivere a NY e non mangio la bresaola e la crescenza da quasi un anno (libera associazione di idee).
Con l'anno nuovo ho deciso di mettere in atto buoni propositi da sempre pensati e molto rimandati perche' vorrei poter aggiungere anche la realizzazione professionale e un'amica locale all'elenco dei traguardi nel mio secondo anno di permanenza qui. Per ora guardo indietro e mi sembra passato un secolo, guardo avanti e mi sembra ieri che abbracciavo la mia famiglia italica e mi dirigevo oltre la porta dei voli internazionali. Un anno passa veloce se si e' felici, un anno e' lungo e intenso se si cambia continente, si partorisce, ci si sposa e ci si cambia citta'. Voglio battezzare questo mio anno ottobre 2010 - ottobre 2011 come l'anno del mutamento e dell'emozione! E per ora dico basta..datemi qualche altro anno per assettare il colpo..troppe emozioni fanno male!!!

mercoledì 12 ottobre 2011

Con parole non mie

...Se era vero che i muschi non hanno radici e l'amore materno può nascere spontaneo, apparentemente dal nulla, allora forse avevo sbagliato a ritenermi incapace di crescere mia figlia. Forse anche chi aveva vissuto isolato e senza affetti poteva imparare ad amare profondamente al pari di chiunque altro.
Quella sera Hazel avrebbe dormito per la prima volta con me. Le avrei letto una storia e l'avrei cullata sulla sedia a dondolo. Poi avremmo cercato di addormentarci. Forse mia figlia si sarebbe sentita intimorita e io inadeguata, ma ci avremmo riprovato, una settimana dopo l'altra. Con il tempo avremmo imparato a conoscerci e io avrei saputo darle - come ogni madre alla figlia - un amore imperfetto e senza radici...

"L'idea che il musco (l'amore materno) cresca senza radici (separato da tutto ciò che lo circonda) mi è sembrata liberatoria, quasi rivoluzionaria. Victoria crede che l'amore che nutre verso sua figlia non sia sufficiente, di non essere in grado di amare perché non è stata amata. Nella nostra società è diffusa la credenza che si diventi madri simili alla madre che abbiamo avuto, che sia l'amore sia gli abusi passino da una generazione all'altra come acqua che nutre le radici di una pianta. Ma la verità è che l'amore - come l'odio - è autonomo. Non sgorga né dal nostro passato né dal nostro futuro; è separato persino dalle persone che amiamo. Si proietta verso l'esterno, rimane integro in sé stesso e non mette radici. Guardando l'amore in questo modo riusciamo a capire che tutti sono in grado di amare i propri figli di un amore profondo e completo, indipendentemente dal proprio passato o dalle circostanze. "

martedì 11 ottobre 2011

Il linguaggio segreto dei fiori di Diffenbaugh Vanessa

Mi difendo, come il rododendro.
Sono sola come la rosa bianca, e ho paura. 
E quando ho paura, lascio che la mia voce siano i fiori.

Una storia di coraggio e di speranza, di abbandono e di incredibile sete di vita che mostra la forza immensa dell’amore più vero, quello imperfetto e senza radici, capace di donare senza pretendere nulla in cambio. Un romanzo sorprendente.
Trama:
Le rose per la grazia e l’eleganza, la camomilla per emergere dalle difficoltà, la gerbera come l’allegria di un’inattesa speranza e i bouganville per la passione. Ogni fiore ha un significato più intenso di quello che pensiamo e ogni lettore potrà attribuirseneuno, scegliendo per sé, e per chi ama, una copertina diversa per questo strabiliante libro. “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh, fenomeno editoriale ancor prima della pubblicazione e conteso da tutti gli editori del mondo, racconta attraverso uno dei personaggi più straordinari mai creati, una vicenda di forza, sofferenza, amore e incredibile sete di vita. Victoria è una ragazza di diciotto anni con un passato alle spalle di certo non facile: abbandonata nella culla dai genitori, ha passato l’infanzia tra famiglie adottive, genitori provvisori e spesso non ideali. Un giorno però la ragazza incontra Elizabeth, una donna straordinaria e speciale che le cambia e sconvolge la vita persino in modo drammatico. Elizabeth è per Victoria la sua unica vera madre e per questo le trasmette un dono speciale: la capacità di conoscere il linguaggio segreto dei fiori. Diventata maggiorenne, la ragazza decide di lavorare come fioraia e il richiamo magico delle sue rose e delle sue margherite porterà tutta la città nel suo negozio. Perché i fiori, nel romanzo della Diffenbaugh, curano prima di tutto le ferite dell’anima e lasciano delle pillole di felicità. Victoria però ha paura di amare, di lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle parole. Per lei farsi toccare dagli altri è impossibile, l’unico tocco che sopporta è quello dei petali dei fiori. E’ infatti nella quiete del parco pubblico di una splendente San Francisco che la protagonista trova rifugio. Lì, attorniata dai fiori, i suoi pensieri possono esprimersi e la sua mente può volare libera. Grant, un ragazzo tenebroso che pare sappia misteriosamente tutto del suo passato, sembra però l’unico in grado di scuotere Victoria e di regalarle dei momenti di serenità. La ragazza infatti si porta dentro una ferita che è una colpa che non riesce a cancellare dal suo cuore. Per fortuna esistono i fiori. Ce n’è uno per ogni male dell’anima.  

Oggi la cate è un pò botanica prima il giardino e ora il librino, ma erano anni che non leggevo un romanzo così bello, sarà che ho tempo per gustarmi le parole, sarà che leggendo immondizie in inglese per affinare la lingua so riconoscere un buon libro quando ne trovo uno e sarà che ora che sono madre le storie con protagoniste delle giovani donne con personalità, cuore e carattere mi fanno sognare ma senza che me ne venga in tasca nulla questo libro lo consiglio...

Dall'autrice:
Q: How does The Language of Flowers challenge and reconfigure our concepts of family and motherhood?A: One of my favorite books is Rainer Maria Rilke’s Letters to a Young Poet. In it, Rilke writes: "It is also good to love: because love is difficult. For one human being to love another human being: that is perhaps the most difficult task that has been entrusted to us, the ultimate task, the final test and proof, the work for which all other work is merely preparation."
To love is difficult. To be a mother is difficult. To be a mother, alone, with few financial resources and no emotional support, is so difficult as to be nearly impossible. Yet society expects us to be able to do it, and as mothers, we expect ourselves to be able to do it as well. Our standards for motherhood are so high that many of us harbor intense, secret guilt for every harsh word we speak to our children; every negative thought that enters our minds. The pressure is so powerful that many of us never speak aloud about our challenges--especially emotional ones--because to do so would be to risk being viewed as a failure or, worse, a danger to the very children we love more than anything in the world.
With Victoria and Elizabeth, I hope to allow the reader a window inside the minds of mothers who are trying to do what is best for their children but who lack the support, resources, and/or self-confidence to succeed. The results are heartbreaking for so many mothers who find themselves unable to raise their children. It is my belief that we could prevent much child abuse and neglect if we as a society recognized the intense challenge of motherhood and offered more support for mothers who want desperately to love and care for their children.

Il giardino segreto

Ognuno di noi credo abbia un posto segreto dove andare a "nascondersi", può essere un angolo confortevole di casa, un orizzonte, un luogo nella mente, uno spazio tutto nostro in cui sentirsi al caldo e in pace con il mondo. Io ho trovato ieri il mio piccolo angolo mistico ricreativo (peccato solo che tanto segreto non sia visto che è un giardino pubblico) e mi sono innamorata al primo istante tanto da eleggerlo il mio piccolo nascondiglio segreto. La mia vita al momento non è caotica, non è movimentata e non è rumorosa, ci sono gli urletti di mia figlia, i pianti, qualche risatina leggera, i silenzi pesanti di Mr. Energy, i suoi adorabili sproloqui sul mondo che cade in rovina ma io ho lo stesso bisogno di trovare un posto che mi dia armonia, che mi permetta di allineare i chakra dopo una giornata all'insegna dell'ordinario e del quotidiano.
In questo parco c'è tutto quello di cui ho bisogno, alberi, fiori, piante, animali, panchine immerse nel verde silenzioso, edifici in pietra, una deliziosa mini scuola di cui mi sono subito innamorata (per poi scoprire che costa 35mila dollari all'anno..esticazzi direi), tre pavoni liberi (non avevo mai visto un pavone..è grande come una capra!!) e il silenzio religioso che solo un parco di una cattedrale può regalarti in una città così caotica come NYC!
 Ho scoperto di aver bisogno di rendere questa incredibile città un pò più mia, per sentire meno la mancanza dei posti che ho lasciato, per creare delle abitudini, delle tradizioni perchè ho bisogno di calore in questo inverno che si avvicina.








giovedì 6 ottobre 2011

The situation..

Questa mattina, con al collo la scimmia, abbiamo affrontato il caos metropolitano e siamo scese giù giù fino ad Union Square in missione grande magazzino amenità bambino, mi serviva la solita scorta di 600 pannolini e salviettine e già che ero in vena spendaccina ho pensato bene di dare un occhio ai costumi di Halloween.
A parte l'abbondanza di costumini a soggetto animale o animalier non ho trovato nulla che valesse la mia vanità (perchè è di questo che si tratta, cosa gliene frega ad una bambina di 4 mesi di vestirsi da fatina o pulcino) così ho comprato un pigiamino stile militare e morta lì. Ci vestiremo tutti da guerriglieri quest'anno!
Uscendo poi mi sono imbattuta in uno di quegli store made in china che adattano i propri prodotti a seconda delle ricorrenze; maschere e zucche di plastica per Halloween, centrini e tacchini di ceramica per il Thanksgiving, alberi sintetici e pallotte luminose per Natale e visto che la curiosità era troppa, sono entrata a dare un'occhiata..e orrore orroroso!!!
Per ben 40 dollari quest'anno puoi vestirti da tamarro made in Italy, puoi essere il personaggio di Jersey Shore che preferisci...puoi perfino comprarti una parrucca modello Moira e un vestito nero attillato che ti lascia tutte le tette di fuori con la scritta Snookie!


di più brutto c'è solo questo....

‎3 apples changed the world: Adam and Eve’s forbidden apple, Newton's apple and finally, Steve Jobs's Apple...

mercoledì 5 ottobre 2011

Incomprensioni linguistiche

Ieri sera a cena, visto il pieno clima invernale, ho fatto la polenta..l'ho propinata ad uno scettico Mr. Energy spiegandogli che è un piatto tipico italiano..lui ha preso la forchetta, l'ha affondata nella suddetta e ha iniziato a paciugare nel piatto con faccia diffidente modello bambino con il purè di piselli..poi un pò sul disgusto visibile mi ha chiesto.."but what there is inside this polenta?" e io candida come una agnellino..MAIS!
La forchetta è caduta con un rumore sordo nel piatto e non c'è stato più verso di fargliela mangiare..e si perchè in inglese mais si dice corn e mais ha la stessa pronuncia del plurale di mouse, MICE che vuol dire topi!!!!!

Evviva l'italienglish!!!

martedì 4 ottobre 2011

I'm the 99%

Oggi camminando per la city mi sono imbattuta nel nugolo ristretto di protestanti accampati davanti a Wall Street, sembrano piu' che altro gente in attesa di sentire Ligabue al campo volo, sono li con le loro coperte, le tendine e i materassi e qualche cartello ma non e' che si capisca molto per cosa stiano protestando..cioe' per me la vera protesta (magari non legittima nei modi ma sicuramente di maggiore impatto) e' quella dei black blocks o quella nelle banlieu francesi..ma si sa che qui e' tutto piu' composto e magari anche molto piu' efficace. Poi ti imbatti in siti come questo ( http://wearethe99percent.tumblr.com/) mentre sei a casa tua al calduccio sul divano, con il tuo nuovo Ipad sulle ginocchia, casa che per altro avete grazie ad Uncle Sugar, con tua figlia che rumoreggia vicino (figlia avuta grazie ad un programma sanitario statale chiamato Medicaid) e allora rifletti che qui a New York, dove tutti a parole verrebbero a vivere di corsa, in questo grande continente che sembra regalare sogni a chiunque non e' che poi si stia molto meglio che nella nostra Italia con un debito pubblico di 1.911.807 milioni di euro.
Prima di lamentarci quindi del costo dei libri e delle tasse dell'Universita', prima di lagnarsi della coda per il ticket sanitario..facciamo un salto qui..in questo gran bel paese di plastica!!

lunedì 3 ottobre 2011

Una pecora, due pecore, tre pecore....

e' l'1.30am e io non riesco a dormire, sono un po' di notti in effetti che mi rigiro nel letto senza sosta ne' quiete..forse ho un po' di ansia per il futuro che mai come oggi mi sembra una nebulosa oscura, forse perche' abbiamo fatto un controllo congiunto delle nostre finanze o forse perche' mi sono tornate indietro le pratiche per la carta verde e ora mi tocca rimandarle ad un nuovo indirizzo in VT con annesso tempo che passa e nulla di concluso (che nessuno per dio si lamenti della burocrazia italiana se prima non ha fatto un assaggio della nuova amministrazione obamesca!)..e questo girovagare nel buio notturno mi riporta indietro ad un anno esatto. Avevo da poco scoperto di essere incinta e non avevo forse ancora preso ben coscienza del peso di tale decisione, la mia vita era pronta ad una pesante strambata e io non trovavo pace..assillata poi dal dramma valigie e peso imbarcabile! Mi ricordo le notti in bianco passate a solcare il pavimento del soggiorno e a trovare la posizione piu' confortevole in un letto che mi sembrava di chiodi.
Ora mi ritrovo in questa parte di mondo, le mie valigie giacciono chiuse e con un velo di muffa nel basement della casa lacustre dei miei suoceri, la mia pancia da piccolina e' diventata enorme e da enorme e' diventata una creaturina tutta guance e sorrisi che ora dorme beata nel suo lettino chiusa dentro il suo saccobambino (un giorno mi dilunghero' sulle diavolerie inventate per gli infanti e per puppare soldi ai neo genitori beoni). Il fidanzato di lunghe trasferte e sintetiche mail e' diventato il mio compagno per la vita e ho lasciato la grigia Milano per la piovosa New York.
Non ho ripensamenti ne' pentimenti, rifarei tutto nella medesima maniera e so che saremo felici e che sapremo cavarcela mano nella mano e passin passino, non mi manca quella che ero (pero' mi manca quello che circondava quella che ero), non rimpiango i "se solo avessimo potremmo", forse mi mancano le lunghe dormite fino a tardi e qualche risata in piu'.
Presto le mie amiche saranno qui, presto i miei genitori saranno qui, presto mia figlia pronunciera' la sua prima parola e allora io non saro' piu' sola, non ci saranno piu' pensieri e sogni in italiano e conversazioni in inglese e per qualche momento finalmente qualcuno capira' il mio sense of humor e sapra' farsi gioco della mia sottile ironia.
Presto forse ci sara' anche un permesso di soggiorno e magari un lavoro da raccontare la sera a cena (per poi rimpiangere i bei tempi passati a casa a fare la mamma a tempo pieno) e in un futuro anche una casa tutta nostra con delle mensole montate dritte (Mr. Energy deve essere un filino strabico perche' tutto in casa nostra e' pendente..) e un gatto peloso che dorme sul divano.
Ma oggi ci siamo noi, imperfetti ma felici..e questo basta per dormire sonni sereni...

C'è un detto che dice: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente!"

domenica 2 ottobre 2011

Eh no il cappuccio tiepido proprio no!

Mi è venuta voglia di vestirmi da sexy-infermiera. Di murare in casa le racchie. Di tatuarmi sul piede le iniziali «S.B: tvtttb». Di rotolarmi nel letto di Putin. Insomma, di far girare la patonza.  E se Anna Wintour rilascia un’altra intervista in cui bacchetta i costumi  di questa Italietta volgare e viziosa, giuro che attuo i miei propositi con una tale solerzia che al confronto Terry De Nicolò sembrerà un prelato dell’Opus Dei. Io non sono particolarmente selettiva in fatto di pulpiti. Ho accettato le filippiche della Carfagna sulla dignità femminile. Ho digerito  le elucubrazioni del Trota sulle responsabilità delle nuove generazioni. Sarei perfino disposta a tollerare il duro j’accuse di Fabrizio Corona contro i truzzi da tatuaggio compulsivo, ma la predica da Anna Wintour non me la faccio fare. 

Voglio dire, durante la settimana della moda è già abbastanza urticante la visione di lei, seduta in prima fila a tutte le sfilate con l’aria perennemente schifata di quella che l’abito che sta sfilando, al massimo, lo utilizzerebbe come presina da forno. È già intollerabile sorbirsi la piaggeria degli stilisti che spostano le loro sfilate se in quell’orario la Wintour ha deciso che ha voglia di vedere «Spongebob» su Disney Channel. E diciamocelo, sarebbero già inaccettabili anche solo quel caschetto frigido e l’occhiale scuro di colei che siccome è la vestale della moda,  deve preservare da occhi indiscreti le grandi verità custodite, ovvero se il maculato reggerà un’altra stagione e se la gonna sopra il ginocchio è out. Ma la Wintour, questa volta è andata oltre. Tra una sfilata e una cena di gala, ha deciso che era ora di dire la sua anche sul degrado morale di questo paese, oltre che sulle giacche destrutturate. Ha dato un’intervista a Repubblica, che ovviamente pur di trovare uno che andasse contro Berlusconi ha trattato la perfida boss cui si ispira Il Diavolo veste Prada come Zagrebelsky. L’ha eretta a depositaria dell’etica per ricordarci che viviamo in una dittatura. E lei si è chiesta poi come possiamo tollerare Berlusconi e il suo giro di ragazze, invitando le donne italiane a scendere in piazza durante le sfilate per manifestare contro il malcostume. Parole sante. Se non fosse che io le ramanzine dal sapore bolscevico e femminista da una tizia che, potesse, riaprirebbe i gulag per spedirci in massa chi veste Oviesse e scioglierebbe nel grasso delle liposuzioni le donne sopra la 38, non me le faccio fare.  Anna Wintour parla di dittatura. Anna Wintour, ribadisco. Roba che se Hitler è stato Führer per undici anni, lei dirige Vogue America da ventitré e quando sente aria di colpo di stato minaccia di portarsi via fotografi, modelle e giornalisti e far diventare Vogue l’inserto settimanale di Cavalli e segugi.

La filo-marxista che schifa il totalitarismo e poi impala sulle stampelle della collezione Miu Miu la giovane assistente rea di averle portato il cappuccino tiepido. Si chiede come facciamo a tollerare Berlusconi e le sue ragazze, la bolscevica. E qui qualche volenteroso dovrebbe aspettare che metta un piede fuori dalla limousine che la scorazza per Milano e mostrarle una bella galleria fotografica che ritrae le ragazze. Quelle ragazze lì. Si accorgerebbe, la Wintour, che la Polanco, Nicole Minetti, Barbara Guerra e il resto della ciurma, passeggiano in via Montenapoleone con le stesse Birkin e Kelly che il suo Vogue piazza in copertina sottobraccio alla modella di turno. Perché quelle ragazze lì (e mica solo loro) sono anche il frutto del processo di rimbecillimento del finto riscatto sociale regalato dalla borsa da cinquemila euro. E quelle ragazze, a lavorare per 1.500 euro al mese non ci vanno, perché poi tra affitto e bollette la Birkin e la tetta nuova non ci scappano. Più facile battere cassa a papi.

Ci riflettesse, la signora Wintour. Poi c’è il predicozzo sul perché non scendiamo in piazza a protestare. A parte che la signora s’è persa il ciclone «Se non ora quando», ma la capiamo, sarà stata molto impegnata in riunioni sull’improvvisa latitanza dei toni del kaki nelle collezioni primavera estate. Proprio lei ci viene a fare il sermone femminista? Lei che accettò di mettere Oprah Winfrey in copertina solo a patto che perdesse 20 chili, lei che non vuole assistenti sopra la 40 accanto a sé, lei che utilizza solo modelle il cui peso specifico sia quello del cigno-origami? Cominciasse lei, a non mortificare la donna. Menzione speciale la merita il  giornalista che le ha domandato se le sfilate di moda possono essere una risposta al degrado delle olgettine. Certo. La moda come forza salvifica. Come lavatrice morale. La Birkin di Hermés che monda i peccati della D’Addario. La stampa animalier che redime le gemelle De Vivo. L’abito chiffon, la cintura di pitone, il tacco dodici che restituiscono sostanza a un paese smarrito nell’effimero. Ma per favore. E ora mi fermerei qui, o l’abito da sexy-infermiera lo compro davvero.

di Selvaggia Lucarelli

sabato 1 ottobre 2011

Auguri nonna E.

Il mese di ottobre porta con sè mille festeggiamenti (le donne della mia vita o sono vergini o sono bilance) e quest'anno si porta pure 5 lunedì, 5 sabato e 5 domeniche..iniziando con la sarabanda di auguri oggi è il compleanno di nonna E. (detta anche la mia mammotta) che porta splendidamente e un pò silenziosamente i suoi segretissimi anni..da quando è nata la bimba loro la vedono solo riflessa dietro al monitor di un computer, loro sono i nonni attori, quelli del piccolo schermo colorato e ogni tanto mio padre stampa la miriade di scatti che invio loro con i mille progressi o le nullità giornaliere della mia bimbabomba. Mia mamma è stata il tormento estivo del luogo di villeggiatura, ha mostrato le foto formato 12x11 a tutti e dico tutti (sarta, macellaio, fruttivendolo, amiche, conoscenti, passanti, stranieri, portinaie, raviolatt..)..e così in attesa di vederla di nuovo in cinemascope, la vogliamo festeggiare così..AUGURI NONNA E., le tue bambine...


Moscia festina

Ieri pomeriggio suona il telefono, e' il papastro di Mr. Energy che tutto pimpante introduce una conversazione che per i primi 5 minuti ha del surreale..il tono e' piu' o meno questo (corsivo lui, stampatello io).." ciao, come state? BENE GRAZIE, chiamavo per dirvi di non prendere impegni per sabato 22 ottobre..NO CERTO CHE NO (risatina di finto imbarazzo), perche' sto organizzando un party di compleanno..OH DIO CHE PENSIERO CARINO, MA NON DOVETE, si sara' un party a sorpresa, MMMHH TONO PERPLESSO, si sto' chiamando un po' tutti perche' si tengano liberi e ho pensato di avere un catering a casa nostra, FACCIA A PUNTO DI DOMANDA, sai perche' mia moglie (nonche' mamma di Mr.Energy) compie 50 anni e quindi volevo farle una super festa a sorpresa....EHHH CHE BELLA IDEA CI SAREMO SICURAMENTE.. E IO SARO' QUELLA CON UNA PIVA ATOMICA!

Eh si perche' forse non tutti sanno (e lui di certo se l'e' scordato) che il 22 ottobre E' IL MIO DI COMPLEANNO!!!! :-(

martedì 20 settembre 2011

Il pranzo del condannato in isolamento

A pranzo davanti ad un piatto di insalata e pollo al curry, io e Mr. Energy abbiamo avuto una indigesta conversazione sul nostro futuro di coppia. Da quando ha iniziato il college caro e prestigioso el mè marì sembra l'ombra di se stesso, sempre mogio, pivato, scoglionato e io non me capacito nè ne vedo il motivo. Lui dice che le classi sono stupide e i colleghi di corso boriosi e pretenziosi e che lui ha pochi stimoli. Io lo sprono a provare a dare una chance alla sua nuova vita, gli dico che dovrebbe uscire e immergersi nella folla e conoscere gente, aderire alle iniziative mondane e culturali che stò diavolo di college sembra offrirti ogni secondo (c'è pure la serata cinema italiano..evvai che ci becchiamo un bel polpettone sottitolato tipo Nuovo Cinema Paradiso o Roma città aperta) ma lui fa spallucce e pivetta e si chiude nel suo corner. Mr. Energy è uno che si basta da solo, cosa che apprezzo e amo in lui, non è uno che ti rincorre per casa perchè deve essere intrattenuto o se sta a casa una sera di troppo si uccide per mancanza di vita mondana, lui ha il suo mondo fatto di libri, di scrittura, di ricerche, di documentari politici e non cerca null'altro.Io sapevo che trasferendomi qui la mia vita sarebbe cambiata e che avrei guadagnato qualcosa perdendomi qualcos'altro.
Ora poi che abbiamo una figlia la nostra vita è diventata concentrica ma io sento ancora il bisogno di socializzare, di una uscita tra donne, di preparare una cena per degli amici, di un cinema in compagnia e di qualcuno che possa dirmi quanto è bella la mia bimbabomba senza doverlo fare attraverso il monitor di un computer.
Ho deciso di chiudere il mio costoso contratto telefonico con la fottuta T-Mobile perchè l'unica persona che mi messaggia è mia suocera, il che è meraviglioso ma anche un filino sinistro. Io vorrei che nel nostro futuro ci fossero feste di compleanno con bambini che giocano a nascondino dietro le tende e genitori che se la raccontano sul nostro divano (rabbrividisco all'idea geniale di Mr. Energy di voler educare nostra figlia in casa...non ho molta stima del sistema scolastico in generale ma il mio futuro non è casa, libri, compiti e ricerche con una figlia che guarda gli altri bambini giocare da dietro una finestra chiusa..e poi io posso poi forse arrivare all'insiemistica poi il mio baratro culturale per quanto riguarda la matematica e la geometria è abissale e oscuro). La mia non è una vita di solitudine, la mia non è una vita alla ricerca del divertimento perenne, la mia vita è una casa calda piena di affetti da condividere. Io spero che con un lavoro arrivino anche le conoscenze e con le conoscenze anche le confidenze e le chiacchere inutili, è difficile la vita da emigrante..sempre un pochino incompleta!

Nostalgia in mattoni

       

 La nostra vecchia casetta di provincia è stata messa sul mercato in cerca di nuovi affittuari..mi è venuta un pò di malinconia..tanti bei ricordi, un pezzo di vita, risate, lacrime, speranze, attese...spero porti tanta fortuna ai nuovi inquilini così come l'ha portata a noi...

              

lunedì 19 settembre 2011

La vongola fritta



La Cate si è assentata per una settimana perchè si è concessa una vacanza, lo so suona assurdo che io mi prenda una vacanza da una vita in vacanza perenne, ma ne sentivo lo stesso il bisogno e l'esigenza e più di tutto dovevo, dico dovevo, vedere il mare almeno una volta in tutta l'estate e prendere un pò di sole così da togliere dalla mia faccia quel colore da topo morto e soprattutto tentare di eliminare quella orrenda linea nera che mi attraversa la pancia da mesi e che non se ne vuole andare via! Detto fatto abbiamo seguito i nonni d'Ammerica verso l'oceano per una settimana di sole, vento e onde. Esistono due tipi di vacanze: le vacanze senza figli e le vacanze con i figli, le prime le rivedrò tra 18 anni le seconde saranno il mio incubo per i prossimi 18 anni. Una vacanza con un figlio è una non vacanza perchè non ci sono più le ore sdraiate modello salamandra al sole, non ci sono più le mattine con sveglia alle 11 dopo una brava notte alcolica; una vacanza con un figlio è fatta di sveglie alle 7.30, creme solari protezione 55, cappellini, vestitini, sdraiette, giochini, copertine, parasoli (ti serve lo sherpa himalayano per trasportare il tutto) e non appeni posizioni tutto l'arsenale protettivo ed intrattenitivo in spiaggia il piccolo mostro inizia ad urlare o si caca sotto e quindi risbaracchi tutto e corri verso casa. La mia bimbabomba in aggiunta a tutto soffre di cambio di letto per cui la prima notte in un letto diverso è una notte in bianco e dulcis in fundo credo che abbia preso la pelle irlandese dell'etnia di Mr. Energy quindi è bastato un 10 minuti di sole tardopomeridiano per trasformare la sua faccia in una mela renetta. Io poi da stupida pensavo di poterla sbolognare ai miei suoceri nonchè nonni adoranti ma giustamente loro si sono goduti la loro unica settimana di vacanza lasciandomi da sola a ruzzare il passeggino mentre loro si sfidavano a minigolf e sola al buio davanti alla tv a guardare Jersey Shore e ad agitare una figlia inconsolabile. La mia mini non vacanza si è concentrata dunque attorno a mia figlia e al suo gas intestinale perchè se è vero che allattando al seno le passi la trasformazione nutritizia dei tuoi pasti posso solo immaginare che razza di gonfiore e odio abbia provato per 5 giorni. Eh si perche se non si può prendere il sole e riposarsi si può almeno mangiare (tanto il costume dell'estate passata non mi entrava comunque) e quindi complice l'arietta marina mi sono mangiata tutto il mondo ittico in ogni salsa e frittura. Esiste infatti una regola in questo paese ed è: che se non conosci il prodotto che stai cucinando lo friggi e non sbagli mai! Per cui stando alla regola, direi che il cuoco proveniva dalle Montagne Rocciose se mi ha propinato un piatto con le vongole fritte!!! Ora io non so se farò ancora un'altra mini vacanza perchè è più lo sbattimento che non il godimento (e l'anno prossimo la bimbabomba marittima camminerà e parlotterà quindi passerei il mio tempo ad inseguirla e a toglierle la sabbia dalla bocca) ma forse potrei concedermi una vacanza di tutto rispetto con Mr. Energy e mollare la scimmia ai nonni d'America e alla loro sagra della zuppa di vongola o ai nonni italici e alla loro festa del pesce in carpione!!

 

sabato 10 settembre 2011

The night train

Questa mattina mi aggiravo tranquilla nei pressi di Central Park quando, invece di camminare come mio solito a testa bassa e a velocità warp, mi sono fermata e mi sono messa ad osservare la gente. Il sabato mattina il parco è uno spettacolo di umanità, ci sono corridori professionisti, ciclisti professionisti, genitori professionisti che corrono da professionisti spingendo passeggini a tre ruote, ci sono meno professionisti e un pò sovrappeso che tentano di imitare la massa tonica, c'è il personal trainer che allena donzelle un pò legnose, ci sono famiglie ai play grounds, ci sono gruppi di persone con seggiole pieghevoli e cibo d'asporto, ci sono quelli addormentati sulle panchine e quello che vende gli hotdogs alle 10 del mattino. Mi piace da matti osservare la gente, qui è così diversa, per etnica, corporatura, abbigliamento, professione..e sono tutti così gioviali. Ogni volta che incrocio lo sguardo di qualcuno questi mi sorride e io ancora mi stupisco e allungo il passo per paura che sia un maniaco o un testimone di Geova. Ma il posto che preferisco in assoluto è la metropolitana. A Gnu Iorke la metropolitana è un dedalo intricato di passaggi, percorsi, scale, un inferno dantesco dai colori e dai contorni onirici. Nella metro tu non sei mai solo, non ti senti di aver paura e di dover stringere al seno la borsetta (certo io mi riferisco alle tratte convenzionali ad orari convenzionali..) e mi piace da matti osservare le persone e immaginarne la vita.
Ho provato a girellare tra uptown e downtown con la scimmia al collo e nonostante i 100 gradi sulle pensiline e i meno 20 dentro i vagoni devo dire che, comunque sia, questa è una strana ma formativa esperienza. La gente si alza per farti sedere quando ti vede sudata e traballante con un piccolo mostro urlante nascosto dentro lo zaino da collo, gli stessi sorridono e fanno smorfiette alla nuca della mia bimbabomba (ma senza mai toccarla, cosa che apprezzo infinitamente) e io ricambio i sorrisi con gentilezza e con una piccola vena di malinconia se penso alla mia città natia e a tutta la gente che ogni giorno corre e non alza mai lo sguardo anche solo per assaporare un pò di vita altrui.
Le uniche note stonate sono la gente che mangia (si sa che gli americani mangiano sempre e dovunque ma buon dio che schifo, come si fa a mangiare sulla metrò??) e le raccapriccianti pubblicità che ornano i vagoni.
Apro una piccola digressione, gli americani nell'anno 2011 hanno tre fobie per quanto riguarda il mondo animale: l'invasione delle sakata (sorta di cicalone), la presenza delle vedove nere e i pidocchi del letto.
La prima è passata inosservata, la seconda non la voglio neanche calcolare ma la terza è una vera e propria battaglia epica. Il continente è tappezzato di pubblicità di ditte di sterminio o di materassi a prova di, accanto alla mia pagina di FB ci sono reclame con immagini giganti di orribili insettini marroni , mia suocera mi ha scaricato il vademecum del cacciatore di bugs nelle camere d'albergo per cui ogni volta che sono a letto e mi prude una gamba io grido alla bestia! Io l'ho sempre detto che un popolo senza bidet porta con sè qualche strana anomalia igenica.
Ah questa amata/odiata America che riesce ogni giorno a sorprendermi!