APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







giovedì 24 gennaio 2013

Brrrr..ividi!

Leggendo i post degli altri residenti della grande mela sugelata ho capito che qui piu fa freddo e piu va di moda che il riscaldamento in casa ti vada in malora..fuori pinguini e orsi polari, dentro casa mia io e Mr. Energy stiamo sempre piu assomigliando a Di Caprio e a quell'altra butta surgelati e viscini viscini sulla zatterina...quella che sopravvive serafica e' la bimbetta nel suo pigiamino di felpa con piedini e cappuccio annessi....



lunedì 21 gennaio 2013

Fuga di cervelli all'estero

La mia attenzione viene brevemente catturata dal discorso di Obama, la notizia di cronaca che mi incuriosisce al limite della morbosita' e' una sola...
dove e' andato a finire Corona?????

sabato 19 gennaio 2013

Falsi italianismi

Se in America ordinate una pizza con i pepperoni ve ne arrivera una con su il salame, se andate ad un party e vi piovono confetti sulla testa non preoccupatevi che non fanno male, sono infatti i coriandoli e se cercate casa, lo studio non e' la zona della casa adibita ad ufficio ma bensi e' un monolocale!

venerdì 18 gennaio 2013

Due uomini sperimentano le doglie

«Ah, se gli uomini provassero i dolori del parto!». E ancora: «Se gli uomini dovessero partorire, il mondo finirebbe». Quante volte, dovendo curare il marito o il compagno steso a letto da qualche linea di febbre e lamentoso come un moribondo, non abbiamo pronunciato una frase del genere?
Per sfatare questo mito (e in realtà, confermandolo), i presentatori Dennis Storm e Valerio Zena hanno accettato di fare da cavie per il programma Proefkonijnen (letteralmente «Porcellini d'India», è un programma di prove estreme e spesso scioccanti, ndr) del canale olandese BNN. Sdraiati su un lettone, hanno ricevuto per due ore scariche da elettrodi collegati all'addome, prima leggere poi sempre più potenti. La pratica serviva a indurre dei crampi così forti da simulare le contrazioni del travaglio.
All'inizio della seduta, i due uomini ridono e scherzano, ma il sorriso gli muore pian piano sulle labbra, sostituito da urla di dolore. Valerio non ce la fa ad arrivare al traguardo delle due ore: dopo aver inspirato ossigeno per un po', a un certo punto si arrende, si fa togliere gli elettrodi e se ne va. Dennis, invece, resiste fino alla fine, provato: si alza in piedi e cammina per la stanza, morde la maglietta e stritola la mano della dottoressa che lo assiste e che gli insegna le tecniche di respirazione e rilassamento.
Risultato dell'esperimento? «Un dolore enorme», dicono. Ma ammettono anche che si è trattato di una delle puntate più belle della stagione. Perché, forse, sono riusciti ad aprire, almeno un po', gli orizzonti della popolazione maschile.
F.B.

Non che la notizia ora mi faccia stare meglio..perche' le doglie (che durano ben piu di due ore) sono la panna sulla torta, la cigliegina e' far uscire un melone da un buco grande come un limone (cit.), e quello mi sembra che se lo siano risparmiati..

venerdì 11 gennaio 2013

La lontananza

La vita dell’emigrante ha i suoi dolci sapori e piaceri, quel fascino un po’ esotico da tutti invidiato, una vita che ha sempre un po i toni di un’avventura, quella sensazione un po’ selvaggia di avere radici un po’ qui e un po’ li.. ma la realta’ e che non e’ facile e mai lo sara’. Si sopravvive al jet lag e al fuso orario, la tecnologia accorcia le distanze ma il contatto fisico, un abbraccio, una conversazione guardandosi negli occhi, il suono di un risata, non possono essere sostituiti. Dopo un mese di vita insieme, di routine e di orari incrociati, dico arrivederci ai miei genitori, domani un aereo li portera a casa, la loro casa..un posto che sento ancora molto mio ma che per certi versi non mi appartiene piu. Ogni volta dirsi arrivederci sembra sempre piu’ difficile perche la voce non deve suonare come un addio ma 5 o 6 mesi sono tanti da far passare e la vita va avanti alle volte gentile e delicata ma alle volte anche dura e severa. Questa mia vita qui mi sta regalando molto ed e’ tutto sempre nuovo e inaspettato ed ecco perche la ferita diventa piu’ profonda quando mi trovo a rimpiangere questa mia scelta che comunque ho voluto e che appoggio incondizionamente.
Molto si e’ parlato in questi giorni di un nostro possibile ritorno in Italia, l’idea mi spaventa e l’idea mi accarezza..
Da che sono arrivata qui il mio concetto di famiglia si e’ sdoppiato: c’e’ la mia nuova famiglia, quella che viene prima di chiunque e di qualsiasi cosa, quella a cui mai rinuncerei e la cui felicita’ e’ la mia prima e unica missione nella vita. E poi c’e la famiglia a cui appartengo, quella per cui io vengo prima di qualsiasi persona e cosa, loro che mai hanno rinunciato a me e che hanno fatto della mia felicita la loro missione. Per molti anni siamo stati un nido ma io da li ho poi preso il volo e sono atterrata su un ramo nuovo e lontano su cui ho costruito a mia volta un nido. Forse per avere il bicchiere quasi tutto pieno avrei bisogno che loro fossero qui, che facessero I nonni e I genitori come dovrebbe e sarebbe giusto che fosse, ma la vita e’ fatta di ostacoli e non sempre si puo avere tutto..o forse oggi sono malinconica…pero non e’ giusto cazzo!