APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







lunedì 3 ottobre 2011

Una pecora, due pecore, tre pecore....

e' l'1.30am e io non riesco a dormire, sono un po' di notti in effetti che mi rigiro nel letto senza sosta ne' quiete..forse ho un po' di ansia per il futuro che mai come oggi mi sembra una nebulosa oscura, forse perche' abbiamo fatto un controllo congiunto delle nostre finanze o forse perche' mi sono tornate indietro le pratiche per la carta verde e ora mi tocca rimandarle ad un nuovo indirizzo in VT con annesso tempo che passa e nulla di concluso (che nessuno per dio si lamenti della burocrazia italiana se prima non ha fatto un assaggio della nuova amministrazione obamesca!)..e questo girovagare nel buio notturno mi riporta indietro ad un anno esatto. Avevo da poco scoperto di essere incinta e non avevo forse ancora preso ben coscienza del peso di tale decisione, la mia vita era pronta ad una pesante strambata e io non trovavo pace..assillata poi dal dramma valigie e peso imbarcabile! Mi ricordo le notti in bianco passate a solcare il pavimento del soggiorno e a trovare la posizione piu' confortevole in un letto che mi sembrava di chiodi.
Ora mi ritrovo in questa parte di mondo, le mie valigie giacciono chiuse e con un velo di muffa nel basement della casa lacustre dei miei suoceri, la mia pancia da piccolina e' diventata enorme e da enorme e' diventata una creaturina tutta guance e sorrisi che ora dorme beata nel suo lettino chiusa dentro il suo saccobambino (un giorno mi dilunghero' sulle diavolerie inventate per gli infanti e per puppare soldi ai neo genitori beoni). Il fidanzato di lunghe trasferte e sintetiche mail e' diventato il mio compagno per la vita e ho lasciato la grigia Milano per la piovosa New York.
Non ho ripensamenti ne' pentimenti, rifarei tutto nella medesima maniera e so che saremo felici e che sapremo cavarcela mano nella mano e passin passino, non mi manca quella che ero (pero' mi manca quello che circondava quella che ero), non rimpiango i "se solo avessimo potremmo", forse mi mancano le lunghe dormite fino a tardi e qualche risata in piu'.
Presto le mie amiche saranno qui, presto i miei genitori saranno qui, presto mia figlia pronunciera' la sua prima parola e allora io non saro' piu' sola, non ci saranno piu' pensieri e sogni in italiano e conversazioni in inglese e per qualche momento finalmente qualcuno capira' il mio sense of humor e sapra' farsi gioco della mia sottile ironia.
Presto forse ci sara' anche un permesso di soggiorno e magari un lavoro da raccontare la sera a cena (per poi rimpiangere i bei tempi passati a casa a fare la mamma a tempo pieno) e in un futuro anche una casa tutta nostra con delle mensole montate dritte (Mr. Energy deve essere un filino strabico perche' tutto in casa nostra e' pendente..) e un gatto peloso che dorme sul divano.
Ma oggi ci siamo noi, imperfetti ma felici..e questo basta per dormire sonni sereni...

C'è un detto che dice: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente!"

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