APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







martedì 20 settembre 2011

Il pranzo del condannato in isolamento

A pranzo davanti ad un piatto di insalata e pollo al curry, io e Mr. Energy abbiamo avuto una indigesta conversazione sul nostro futuro di coppia. Da quando ha iniziato il college caro e prestigioso el mè marì sembra l'ombra di se stesso, sempre mogio, pivato, scoglionato e io non me capacito nè ne vedo il motivo. Lui dice che le classi sono stupide e i colleghi di corso boriosi e pretenziosi e che lui ha pochi stimoli. Io lo sprono a provare a dare una chance alla sua nuova vita, gli dico che dovrebbe uscire e immergersi nella folla e conoscere gente, aderire alle iniziative mondane e culturali che stò diavolo di college sembra offrirti ogni secondo (c'è pure la serata cinema italiano..evvai che ci becchiamo un bel polpettone sottitolato tipo Nuovo Cinema Paradiso o Roma città aperta) ma lui fa spallucce e pivetta e si chiude nel suo corner. Mr. Energy è uno che si basta da solo, cosa che apprezzo e amo in lui, non è uno che ti rincorre per casa perchè deve essere intrattenuto o se sta a casa una sera di troppo si uccide per mancanza di vita mondana, lui ha il suo mondo fatto di libri, di scrittura, di ricerche, di documentari politici e non cerca null'altro.Io sapevo che trasferendomi qui la mia vita sarebbe cambiata e che avrei guadagnato qualcosa perdendomi qualcos'altro.
Ora poi che abbiamo una figlia la nostra vita è diventata concentrica ma io sento ancora il bisogno di socializzare, di una uscita tra donne, di preparare una cena per degli amici, di un cinema in compagnia e di qualcuno che possa dirmi quanto è bella la mia bimbabomba senza doverlo fare attraverso il monitor di un computer.
Ho deciso di chiudere il mio costoso contratto telefonico con la fottuta T-Mobile perchè l'unica persona che mi messaggia è mia suocera, il che è meraviglioso ma anche un filino sinistro. Io vorrei che nel nostro futuro ci fossero feste di compleanno con bambini che giocano a nascondino dietro le tende e genitori che se la raccontano sul nostro divano (rabbrividisco all'idea geniale di Mr. Energy di voler educare nostra figlia in casa...non ho molta stima del sistema scolastico in generale ma il mio futuro non è casa, libri, compiti e ricerche con una figlia che guarda gli altri bambini giocare da dietro una finestra chiusa..e poi io posso poi forse arrivare all'insiemistica poi il mio baratro culturale per quanto riguarda la matematica e la geometria è abissale e oscuro). La mia non è una vita di solitudine, la mia non è una vita alla ricerca del divertimento perenne, la mia vita è una casa calda piena di affetti da condividere. Io spero che con un lavoro arrivino anche le conoscenze e con le conoscenze anche le confidenze e le chiacchere inutili, è difficile la vita da emigrante..sempre un pochino incompleta!

Nostalgia in mattoni

       

 La nostra vecchia casetta di provincia è stata messa sul mercato in cerca di nuovi affittuari..mi è venuta un pò di malinconia..tanti bei ricordi, un pezzo di vita, risate, lacrime, speranze, attese...spero porti tanta fortuna ai nuovi inquilini così come l'ha portata a noi...

              

lunedì 19 settembre 2011

La vongola fritta



La Cate si è assentata per una settimana perchè si è concessa una vacanza, lo so suona assurdo che io mi prenda una vacanza da una vita in vacanza perenne, ma ne sentivo lo stesso il bisogno e l'esigenza e più di tutto dovevo, dico dovevo, vedere il mare almeno una volta in tutta l'estate e prendere un pò di sole così da togliere dalla mia faccia quel colore da topo morto e soprattutto tentare di eliminare quella orrenda linea nera che mi attraversa la pancia da mesi e che non se ne vuole andare via! Detto fatto abbiamo seguito i nonni d'Ammerica verso l'oceano per una settimana di sole, vento e onde. Esistono due tipi di vacanze: le vacanze senza figli e le vacanze con i figli, le prime le rivedrò tra 18 anni le seconde saranno il mio incubo per i prossimi 18 anni. Una vacanza con un figlio è una non vacanza perchè non ci sono più le ore sdraiate modello salamandra al sole, non ci sono più le mattine con sveglia alle 11 dopo una brava notte alcolica; una vacanza con un figlio è fatta di sveglie alle 7.30, creme solari protezione 55, cappellini, vestitini, sdraiette, giochini, copertine, parasoli (ti serve lo sherpa himalayano per trasportare il tutto) e non appeni posizioni tutto l'arsenale protettivo ed intrattenitivo in spiaggia il piccolo mostro inizia ad urlare o si caca sotto e quindi risbaracchi tutto e corri verso casa. La mia bimbabomba in aggiunta a tutto soffre di cambio di letto per cui la prima notte in un letto diverso è una notte in bianco e dulcis in fundo credo che abbia preso la pelle irlandese dell'etnia di Mr. Energy quindi è bastato un 10 minuti di sole tardopomeridiano per trasformare la sua faccia in una mela renetta. Io poi da stupida pensavo di poterla sbolognare ai miei suoceri nonchè nonni adoranti ma giustamente loro si sono goduti la loro unica settimana di vacanza lasciandomi da sola a ruzzare il passeggino mentre loro si sfidavano a minigolf e sola al buio davanti alla tv a guardare Jersey Shore e ad agitare una figlia inconsolabile. La mia mini non vacanza si è concentrata dunque attorno a mia figlia e al suo gas intestinale perchè se è vero che allattando al seno le passi la trasformazione nutritizia dei tuoi pasti posso solo immaginare che razza di gonfiore e odio abbia provato per 5 giorni. Eh si perche se non si può prendere il sole e riposarsi si può almeno mangiare (tanto il costume dell'estate passata non mi entrava comunque) e quindi complice l'arietta marina mi sono mangiata tutto il mondo ittico in ogni salsa e frittura. Esiste infatti una regola in questo paese ed è: che se non conosci il prodotto che stai cucinando lo friggi e non sbagli mai! Per cui stando alla regola, direi che il cuoco proveniva dalle Montagne Rocciose se mi ha propinato un piatto con le vongole fritte!!! Ora io non so se farò ancora un'altra mini vacanza perchè è più lo sbattimento che non il godimento (e l'anno prossimo la bimbabomba marittima camminerà e parlotterà quindi passerei il mio tempo ad inseguirla e a toglierle la sabbia dalla bocca) ma forse potrei concedermi una vacanza di tutto rispetto con Mr. Energy e mollare la scimmia ai nonni d'America e alla loro sagra della zuppa di vongola o ai nonni italici e alla loro festa del pesce in carpione!!

 

sabato 10 settembre 2011

The night train

Questa mattina mi aggiravo tranquilla nei pressi di Central Park quando, invece di camminare come mio solito a testa bassa e a velocità warp, mi sono fermata e mi sono messa ad osservare la gente. Il sabato mattina il parco è uno spettacolo di umanità, ci sono corridori professionisti, ciclisti professionisti, genitori professionisti che corrono da professionisti spingendo passeggini a tre ruote, ci sono meno professionisti e un pò sovrappeso che tentano di imitare la massa tonica, c'è il personal trainer che allena donzelle un pò legnose, ci sono famiglie ai play grounds, ci sono gruppi di persone con seggiole pieghevoli e cibo d'asporto, ci sono quelli addormentati sulle panchine e quello che vende gli hotdogs alle 10 del mattino. Mi piace da matti osservare la gente, qui è così diversa, per etnica, corporatura, abbigliamento, professione..e sono tutti così gioviali. Ogni volta che incrocio lo sguardo di qualcuno questi mi sorride e io ancora mi stupisco e allungo il passo per paura che sia un maniaco o un testimone di Geova. Ma il posto che preferisco in assoluto è la metropolitana. A Gnu Iorke la metropolitana è un dedalo intricato di passaggi, percorsi, scale, un inferno dantesco dai colori e dai contorni onirici. Nella metro tu non sei mai solo, non ti senti di aver paura e di dover stringere al seno la borsetta (certo io mi riferisco alle tratte convenzionali ad orari convenzionali..) e mi piace da matti osservare le persone e immaginarne la vita.
Ho provato a girellare tra uptown e downtown con la scimmia al collo e nonostante i 100 gradi sulle pensiline e i meno 20 dentro i vagoni devo dire che, comunque sia, questa è una strana ma formativa esperienza. La gente si alza per farti sedere quando ti vede sudata e traballante con un piccolo mostro urlante nascosto dentro lo zaino da collo, gli stessi sorridono e fanno smorfiette alla nuca della mia bimbabomba (ma senza mai toccarla, cosa che apprezzo infinitamente) e io ricambio i sorrisi con gentilezza e con una piccola vena di malinconia se penso alla mia città natia e a tutta la gente che ogni giorno corre e non alza mai lo sguardo anche solo per assaporare un pò di vita altrui.
Le uniche note stonate sono la gente che mangia (si sa che gli americani mangiano sempre e dovunque ma buon dio che schifo, come si fa a mangiare sulla metrò??) e le raccapriccianti pubblicità che ornano i vagoni.
Apro una piccola digressione, gli americani nell'anno 2011 hanno tre fobie per quanto riguarda il mondo animale: l'invasione delle sakata (sorta di cicalone), la presenza delle vedove nere e i pidocchi del letto.
La prima è passata inosservata, la seconda non la voglio neanche calcolare ma la terza è una vera e propria battaglia epica. Il continente è tappezzato di pubblicità di ditte di sterminio o di materassi a prova di, accanto alla mia pagina di FB ci sono reclame con immagini giganti di orribili insettini marroni , mia suocera mi ha scaricato il vademecum del cacciatore di bugs nelle camere d'albergo per cui ogni volta che sono a letto e mi prude una gamba io grido alla bestia! Io l'ho sempre detto che un popolo senza bidet porta con sè qualche strana anomalia igenica.
Ah questa amata/odiata America che riesce ogni giorno a sorprendermi!

venerdì 9 settembre 2011

Il topo di campagna e il topo di città

Ieri pomeriggio io e la bimbabomba abbiamo affrontato la pioggia tropicale che da giorni si abbatte sulla città (si vi prego non dite nulla, il clima da queste parti è una vera merda!) e siamo andati a downtown Manhattan a trovare una mia amica trasferitasi qui qualche anno prima della sottoscritta. Lei vive in uno di quei condomini di super lusso con tanto di doorman e portiere che annuncia il tuo arrivo (poi mi chiedono perchè abbia abbandonato il mio cognome italico in favore di quello americano di mio marito se qui neanche il mio nome capiscono!), abita al 24esimo piano e dalla sua finestra si vede l'Empire e la punta del Chrisler (ma non lontani lontani, sono vicini vicini), lei mi ha accolto di bianco vestita, abbronzatissima e curatissima mentre io ero sudata e appiccicosa, con la scimmia urlante al collo e i vestiti della stagione passata. Mi ha fatto accomodare sul suo divano panna comodissimo (io ho adagiato la bimbabomba su una coltre fitta di coperte per evitare che rigurgiti o scacazzate dell'ultimo secondo mandassero in malora il raffinato mobilio). Lei comunica col mondo con l'Ipod e si tiene informata con L'Ipad io ho un nokia del pud che non sento mai, lei si è appena comprata un letto della Flou e io anelo ad averne uno (non è che dormiamo per terra è che non abbiamo la testiera..cosa che odio) e io per un momento breve e fugaceo mi sono sentita fuori luogo. Io che ho sempre dominato le situazioni con raffinata eleganza e sobrio benessere ora mi faccio scudo della mia nuova situazione di madre moglie ed emigrante per non sentirmi più completamente a mio agio con me stessa. Di ritorno dal mio piacevolissimo pomeriggio mi sono prenotata ceretta e manicure (Groupon miracoloso) e ho cercato di dare un piacevole senso alla mia vita di ora anche se la mia casa è pagina 10 del catalogo dell'Ikea e anche se molte delle scarpe che indosso non arriveranno all'estate prossima, io sono felice perchè ho una bimba bellissima che è la reclame del padre, un marito affettuoso che mi ama anche se non sono più scintillante e curata come agli albori, sono in salute e ho persone care che mi vogliono bene anche se non indosso l'ultimo modello di Moncler, non utilizzo più il BB e uscire a cena è diventato un evento.

L'America che ora conosco

Bells will toll and sirens will sound and tears will make their way down the faces of those whose family members were on the planes and in the buildings and on the streets on that fateful, unforgettable day…
The dead will be remembered and the heroes will be honored and presidents and mayors and many more people, big both in stature and in heart, will lay wreaths and extend sincere expressions of gratitude to the men and women who selflessly dug in to rescue and recover and clean and console…
Many will recall how clear and blue and perfect—so perfect—were the skies, and how frighteningly awful was the juxtaposition of a landscape of bodies and crumbled buildings and the film of light gray soot against the most beautiful skyline in the world…
A million someones will speak of the smell… and the fear… the dead phones… the sight of a mass of shell-shocked bodies, drifting Zombie-style over the Brooklyn Bridge…the tattered pictures of the missing hanging precariously off walls from South Street Seaport to Harlem—words begging, pleading for information on the whereabouts of the subjects of those pictures, months after it was clear they were gone from here…
Low flying planes will still shake the senses… former frequent flyers still will suck on valium to make it from one airport to the other without breaking down… we’ll all take off our shoes and toss our water and submit to pat downs and walk through x-ray machines, not-so-subtle reminders of how terrorists, threatened by our way of life, forever changed them…
And at 8:46 a.m. and 9:03 a.m. and 9:37 a.m. and 10:03 a.m.—the times that mark the impacts of the four planes—there will be silence.
Peace be still.

mercoledì 7 settembre 2011

Mary Poppins a chi?

Diceva a suo tempo mio suocera.."vedrai che quando sarai nella city farai un sacco di conoscenze con le mamme al parco, sarà tutto un nuovo mondo là.."
Ormai sono due settimane che ci siamo trasferiti a vivere a Gnu Iorke e sono due settimane che io ruzzo il  passeggino con la bimbabomba su e giù per le vie dell'Upper West Side, ci siamo fatti tutti i parchi (Morningside, Riverside e Central Park), ci siamo fatte mezzo kilometro sulla Broadway ma la realtà è sempre una. Ci sono bambini rosei in passeggini eleganti spinti da signorine cinesi, ci sono bambini biondochiomuti che traballano seguiti da mamy nere, ci sono bambini con occhi blu che giocano nella sabbia sotto l'occhio vigile di matrone sudamericane quindi o questo è il quartiere più multiraziale del mondo o qui non si usa che siano i genitori a smazzarsi i figli all day long, qui ci sono le sante NANNY! A Gnu Iorke fa fico avere la nanny e fa proletario essere la nanny del proprio figliuolo, io ho provato ad attaccare bottone qua e là ma nessuno mi si fila forse perchè avere la tata italiana fa della mia bambina un esserino sosfisticato e snob..vagli a spiegare che io sono quella che l'ha spinta fuori per 12 ore e che anelerei anche io ad una giornata parrucco, ceretta, mani piedi senza dover correre a casa a dare la tetta o dare il cambio a Mr. Energy, il quale crede che il massimo intrattenimento per mia figlia sia pizzicarle sporadicamente le guance.
Abbiamo anche provato l'ebrezza l'altro giorno del nostro primo giro in metropolitana, me la sono legata al collo e siamo scese giù giù con la metro 1 fino a Tribeca e ho capito che la mia bambina è più tipo da taxi!
Ma mentre cercavo disperatamente di trovare un nuovo accesso alla metropolitana per riportare a casa la scimmia urlante e pivata sono incappata in qualche cosa che solo qui può accadere..ora, stellina d'oro a chi mi sa riconoscere in che film hanno usato questa ambientazione!!!

martedì 6 settembre 2011

Il primo giorno di scuola

Oggi Mr. Energy ha iniziato il suo secondo anno di college e il suo primo alla Columbia, mi è tornato a casa tutto pimpante nonostante stesse piovendo che dio la mandava (etepareva dopo il terremoto, l'uragano ora anche una tropic storm da non so bene dove..) e ha trovato mia figlia in piena lagna e la sottoscritta in ginocchio a lavare il pavimento (no non è che ho la sindrome della Cenerella, è che mi si è rotto lo spazzolone e piuttosto che non pulire mi sono messa carponi e giù di gomito).
Dicevo, era tutto pimparello e io non capivo, visto che la sua prima lezione era italiano e lui odia imparare nuove lingue (se si è madre lingua inglese in effetti chi te lo fa fare di imparare una lingua bellissima come la mia??) ma presto si è svelato l'arcano: la professoressa (tale Irene de' Roma) è una bonazza sulla trentina tutta una carineria e un riguardo verso l'unico uomo del suo corso, che guarda caso è mio marito!!!!
La lezione a seguire si è tenuta alla Bernard (scuola interamente femminile) e a coronamento del giorno da scolaretto Mr. Energy cornutazzo ha avuto la brillante idea di fare domanda per un posto di lavoro interno come consulente contro l'alcolismo giovanile, suddetto lavoretto pagato la bellezza di 18 dollari l'ora prevede che si piazzi alle feste di college, alle serate gogliardiche delle confraterniche e ammonisca il ragazzetto ubriachello e gli faccia la ramanzina. E così quest'anno verrò mollata sul più bello perchè novello Batman dovrà rispondere all'appello da eccesso di birrozze e correre alle feste più cool di ateneo!!!
Scema io e la mia Università degli Studi di Parma!!!