APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







giovedì 31 maggio 2012

Are you ready for a zombie attack?

E dopo il non solstizio ma sempre una bella cosina ad effetto di ieri, ecco un'altra bella iniziativa della citta. Lo scorso 27 Maggio a Williamsburgh si e' tenuto il sesto Annual NYC Zombie Crawl. Centinaia di persone vestite da zombie hanno trascinato le loro pelli putrefatte e le loro interiora a cielo aperto in giro per i bar alla ricerca di cervelli caldi da divorare e di birre fredde da tracannare! Ora se questa iniziativa sia divertente e' ancora da capire, quello che e' chiaro invece e ' che il trucco e il parrucco sono di facilissima esecuzione, basta non pettinarsi, non struccarsi la sera prima, non lavarsi i denti dopo una bella peperonata agliata e indossare scarpe di una taglia in meno (garantiscono la camminata incespicante e rallentata dei non morti)!
See you outside the grave.............

Il solstizio di Manhattan- Martedi 29 Maggio ore 8.17pm

Visto che qui non ci facciamo mancare nulla ma proprio nulla, l'altro giorno ci siamo beccati pure quello che qui viene chiamato Manhattanhenge. A onor di cronaca e' uno spettacolo davvero incredibile. E’ un fenomeno che unisce la natura alla modernità, il fascino unico del sole a quello delle costruzioni più imponenti. Avviene due volte all’anno, attorno piu o meno al solstizio d’estate e d’inverno quando al tramonto il sole si allinea perfettamente con le street, le strade che percorrono Manhattan da est ad ovest (faccia al New Jersey). Insomma come si dice in queste occasioni? Che se Parigi avesse lu mare sarebbe una piccola Bari e se Manhattan avesse i sassi sarebbe una piccola Stonhenge!

mercoledì 30 maggio 2012

Letter to a secret lover

Qualche volta quando lavori in un ufficio americano succedono cose che solo in un ufficio americano o in qualche telefilm adolescenziale possono succedere...oggi un collega ha ricevuto un pacchetto da Magnolia Bakery pieno di deliziose cupcakes, il biglietto non era firmato ma diceva solo "you're tasty"...Noi tutti ci siamo ovviamente sbellicati dalle risate, rendendo il povero Tasty lo zimbello del pomeriggio..pero', a pensarci bene, che bello e' ricevere dei doni inaspettati e avere un ammiratore segreto?! Quando si e' ormai parte di una relazione rodata si tende ogni tanto a darsi per ovvi e scontati, quando un figlio arriva a riempirti le giornate e le notti si tende poi a non cercarsi piu con la stessa passione e liberta di un tempo..sarebbe pero' divertente se una volta ogni tanto si fingesse di essere di nuovo in quella fase di corteggiamento iniziale fatta di rossori, regali e mani ovunque, no?

martedì 29 maggio 2012

Gita fuori porta

Questo lungo weekend commmorativo io, Mr. Energy, la bimbabomba e la famiglia S. siamo andati in gita nella Capitale.
Abbiamo scelto Washington perche' facilmente raggiungibile via treno, facilmente accessibile per due famiglie con passeggini, per i Musei gratis e per l'allure che la citta' emana nel giorno del Memorial Day.
Washington e' indubbiamente una bella citta', verde ed elegante ma non ti entra nel cuore. Tutto sa di rivisto e il fascino che emana e' un fascino emulato.
Il monumento a Lincoln e' un'abnorme copia granitica e marmorea di un tempio dorico e la statua del Presidentone troneggia indisponente e annoiata contro il muro di fondo. Il monumento a Washington e' un obelisco di marmo iper alto che svetta su una lunga vasca d'acqua (vuota!!). La casa Bianca e' un bel palezzetto neo classico in puro stile palladiano (evvai che ci stiamo facendo tutti gli stili architettonici conosciuti) e il Capitol, anche lui in stile neoclassico, e' arricchito da una bella Statua della Liberta posta sul cucuzzolo del cupolone. La visione d'insieme e' senza dubbio affascinante, anche perche gli Americani sono maestri nel valorizzare il poco, ma non leva il respiro.
Noi ci siamo limitati a passeggiare tra gli edifici della memoria: cercando di portare rispetto a tutti i nomi dei caduti delle guerre, intagliati nei muri di granito del Korean War Memorial o scalfitti sulle lapidi tutte uguali e simmetriche del cimitero di Arlington.
Siamo fuggiti alla calura desertica rinchiudendoci nei musei che la Capitale offre (N.B. lo Smithsonian National Air and Space Muesum e' meraviglioso), abbiamo cenato nel quartiere delle Ambasciate, abbiamo cambiato bambini sporchi e sudaticci nel Parco delle Sculture del Museo di Arte Contemporanea, ho nutrito una bimbabomba rognosetta e accaldata dentro il ristorante del Museo dei Nativi Americani e mi sono goduta la compagnia di amici italiani e della mia famiglia.
So di suonare un po' come un'orfanella, ma questa, se si esclude la settimana al mare con i suoceri (che non conta a prescindere), e' stata la mia prima vera vacanza da che sono qui. Prima la colpa era della panza, poi della bimbabomba appena nata, poi c'e' stata l'odissea della carta verde che non ti permette di lasciare il paese per tutto la durata del processo di approvazione (e io avevo il terrore di andare persino nel Queens con il visto scaduto), poi la liretta contata; insomma tra poi e rimandi non siamo mai andati da nessuna parte.
E' bello tornare a marciare kilometri, e ' bello tornare ad allargare la propria visione di orizzonte ed e' bello poter condividere tutto questo con chi si ama. Vorrei che mia figlia fosse un'esploratrice del mondo, che spendesse i suoi risparmi per visitare ogni angolo di questo grande globo, vorrei che fosse curiosa e che si innamorasse di colori e di odori; vorrei che facesse amicizia con coetanei di diverse nazionalita' e accenti. Vorrei che viaggiasse in treno, a dorso di cammello, dietro una carovana o su una piroga. Vorrei vivere dei suoi racconti e perdermi nelle immagini di mille avventure.
Washington e' solo un misero inizio ma stiamo lavorando per la prossima destinazione piu' esotica.

lunedì 21 maggio 2012

You are my sunshine

To you my daughter..
I wish you the strenght to face challenges with confidence.. Along with the wisdom to choose battles carefully..I wish you adventure on your journey and may you always stop to help someone along the way...Listen to your heart and take risks carefully..I want you to fly higher than I.. for I gave you more courage and better designed wings..Remember how much you are loved...your Mom

lunedì 14 maggio 2012

Gasata e bella pompata

Ho deciso che a questo punto la smetto di dare spiegazioni e sminuirmi e inizio a costruirmi una personalita alternativa. Questa mia altra IO vive a Manhattan perche se lo puo permettere, vive in un bell'appartamento con un affitto decente nel quartiere universitario del west..mica che ogni volta devo spiegare la tiritera che si vivo a New York ma che abbiamo avuto la botta di culo dell'affitto a prezzo bloccato grazie alla Alma Mater Columbia..e poi anche qui..da che lavoro alla ditta Marshmellow non faccio che ricevere complimenti per come parlo italiano..piccola premessa doverosa, la casa madre e' italiana, i contatti con la societa nella mia patria natia sono soventi e il mio nome in uscita nelle mail non e' quello da signorina (che tutti sistematicamente sbagliano)ma quello da coniugata che suona molto straniero in effetti..e da qui il perche del dubbio..fino ad ora ho sorriso della cosa e spiegato che mi sun lumbarda e che te credo che parlo bene italiano, ma ora la pianto li e lascio la mia nuova IO accettare ya il the compliment ya thank you ya!Questa cosa di sminuirmimi e fare timida spalletta e' sempre stata parte del mio essere (sarei perfino in grado di sminuire il fatto di essere alta..e chi mi conosce sa che sono alta per davvero!) ma ora che sono qui, in questa terra che mi rende anonima nella massa, voglio provare a rinventarmi e ogni tanto a giocare a dar luce alle mie qualita..e voi siete di quelli che si pompano o di quelli che si sgonfiano?

venerdì 11 maggio 2012

Il caffe della mattina

Scusate se suono come l'orso uscita dal letargo ma l'essere tornata a laura' dopo quasi due anni di casalinghite e mammitudine mi ha come disgelato. Ora osservo questo mondo America con occhi diversi e meno scanzonati. Che si lavori meglio o forse diverso l'ho gia detto e la pianto anche li visto che non prendo la mezza da Linkedin o Adecco, che gli ammericani siano iper pratici e poco formali lo si capisce dalla grammatica e da questo abuso della voce you, che morire e dico morire che in ascensore qualcuno ti saluti (da scordarsi le chiacchiere sulle mezze stagioni e gli ultimi trend). Qui tutti vivono con palmare, ipad, kindle in mano, credo di essere rimasta l'ultima che ancora arraffa alla mattina il giornaletto gratis che ti danno in metro (e come prima cosa legge l'oroscopo). In metropolitana la gente si alza alla fermata, intendo quando il treno e' fermo sulla banchina, la gente solleva il culo e le borse (mai meno di due) e si fa strada tra la calca a gran voce e spintoni (c'e' sempre una mini rissa verbale). Le donne di midtown vanno a lavorare in scarpe da tennis o con gli stivali di pelo di ascella di scimmia e poi si cambiano le scarpe in ufficio. Le mie colleghe sotto la scrivania hanno un armadio 4 stagioni. Gli ammericani quando devono fare un commento o una critica esordiscono sempre con un "believe me she is super nice BUT"...e quel BUT si carica di tanto peso! Ultimo e non meno importante il caffe, sacra bevanda, in questa grande citta civilizzata e tanto moderna, si beve con la cannuccia! E non dico solo da Starbucks o D&d ma anche in ufficio, noi abbiamo la macchina dell'espresso a cialde con i bei bicchierini piccoli da caffe tutto un bel set all'italiana insomma, ma nulla, loro girano lo zucchero con la mini stretta cannuccina e poi anziche' buttarla, come fa la minoranza di noi che ancora crede nel sacro rito del caffe, loro si allontanano sorbendosi la bevanda via mini cannuccina!!!!Arghhhh!!!!

venerdì 4 maggio 2012

Un jeans e una maglietta

Gli americani che lavorano nell'ufficio Marshmellow sono ossessionati da una sola e unica cosa: il CASUAL FRIDAY! Negli uffici italiani ero abituata a sentire lagnanze in merito alle troppe ore di lavoro, gli stipendi troppo bassi, le angherie dei superiori o colleghi ma qui non vola una mosca in termini di polemica, sono tutti piccoli soldati operosi e produttivi ma se gli tocchi il jeans scoppia il putiferio! Per chi non fosse avvezzo a tale costume, nel casual Friday tu puoi abbandonare camicia, giacca, cravatta, scarpa col tacchetto e gonnella e abbracciare uno stile piu casual e informale. E' ormai una settimana che circola sottile la voce che il capo dei capi non ama i jeans o forse li ama ma non sul posto di lavoro o forse li ama sul posto di lavoro ma solo di venerdi e questo dubbio ancestrale sta veramente mandando di traverso il pranzo a tutti. Ieri dopo crisi isteriche e svarioni emotivi, abbiamo finalmente risolto il dramma casual si o no e alla fine la plebe operosa ha avuto la meglio ottenendo il proprio giorno del casual. Ora, in un ufficio italiano la parola casual nella migliore delle ipotesi significa sempre un abbigliamento di tono, gusto e colori coordinati ma qui c'e' sempre l'alea del dubbio. E infatti eccalla' oggi mi sono arrivati tutti in jeans, polo colorine e camicie scozzesone, cardigan, hug e sandali.Questo e' un popolo dai curiosi principi, dalle brutte scarpe, dalle lotte di principio ma cosi facile da accontentare. Perche promettere bonus o incrementi salariali quando ti bastano un jeans e una maglietta??