APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







lunedì 24 ottobre 2011

Tanti auguri a me!!!

E siamo arrivati anche a questo giro di boa..con qualche faticosa bracciate in più..la Cate compie gli anni (non si chiedono mai gli anni ad una signora!) e festeggia a sorpresa la suocera nel giorno del suo genetliaco. Il piano machiavellico prevedeva che io uscissi intorno a mezzogiorno con l'altra festeggiata e che la intrattenessi fino alle 15.30 permettendo cosi a famiglia e amici di preparare il tutto. Era proprio quello che sognavo per il giorno del mio compleanno, occuparmi di qualcun altro e vivere sotto stress guardando ogni 30 secondi l'orologio!!!
L'impresa di tenerla occupata si è rivelata più ardua del previsto perchè, dopo essere andate nel primo negozio per bambini e aver curiosato anche nel magazzino, io ero già a corto di idee e la bimbabomba dava segni di visibile irrequietezza. Siamo andate al centro commerciale e, per ingannare ancora di più la penosa e pesante attesa, ci siamo concesse un paninozzo (per poi scoprire che il catering aveva preparato cibo per un reggimento e noi eravamo un ciccio ingolfate), io ho nutrito la piccola belva nella stanzetta dedicata all'allattamento (come mi piacciono sti americani sempre pronti ad ogni emergenza), abbiamo annusato candele, toccato maglioni, giocato con l'ipad, comprato le polpette e la passata di pomodoro poi io ho dato segni di cedimento e in barba alle regole siamo tornate a casa permettendo così a tutti di saltare fuori da dietro i divani e continuare a bere a mangiare indisturbati. La mia co-festa di compleanno è stata come la mia settimana di vacanze..uno sfinimento..non è facile suonare la trombetta con il cappellino a cono quando tua figlia è presa d'assalto da amiche, parenti, vicine di case e sconosciute che la vogliono toccare, abbracciare, annusare, pizzicottare, sbaciucchiare e con lei che alla terza strizzatina ha aperto le danze con voci e strepiti costringendo me a rassodare i muscoli correndo come una pazza in camera da letto per tentare di farla dormire, poi giù di corsa per cantare la canzoncina, ancora su di corsa per controllare che stesse dormendo, nuovamente giù di corsa per prendere una fetta di torta..io non ho più 20 anni non ho il fisico per ste cose!!!!
Morale mia figlia è stata nevrotica e lagnosa per buona parte del pomeriggio, Mr. Energy ha mangiato e bevuto fino alla catarsi, mio suocero si è pivato perchè siamo arrivate già mangiate, mia suocera era piena come una cucuzza a furia di vinello e Martini, la zia si aggirava nell'oscurità aspettando che mi allontanassi per afferrare quatta quatta la bambina, gli amici di famiglia mi hanno interrogato sulla mia nuova vita new yorkese chiedendomi a diverse mandate sempre le stesse cose e io tra un pianto altrui, una risata, un abbraccio ho pensato a questo mio anno in più e ho soffiato forte sulla mia candelina augurando a me stessa altri 100 di questi anni e tanta felicità.
AUGURI VECCHIA MIA!!!

giovedì 20 ottobre 2011

Un mercoledì da leoni

Mr. Energy è al suo secondo anno di studio della lingua italiana con risultati che vanno dal pessimo all'incomprensibile (parla come Terminator e scrive come un bambino di 3 anni)..
Ieri sera...
Cate: "Mr. Energy, il tuo italiano è pessimo!! Sei un somaro!!!!"..detto in italiano...
M.E.: Eheheheeh .. risata tronfia e compiaciuta...
Cate: "What a fuck are you laughing for???"
M.E.: You said me I'm a SAMURAI!!!
Annamo bene annamo!!!

Ieri sera abbiamo avuto la visita di un piacevole nuovo inquilino tipicamente autoctono..un bello scarrafone grande come il mio piede che faceva capolino dal secchio dell'immondizia nella mia immacolata cucina...Ho lasciato che Rambo si occupasse dell'amico disgustoso, ma mi sono dimenticata di chiedere dove è stato deposto il cadavere..
Dio quanto amo vivere a Gnu Iorke!!!

Ieri sera il boiler che porta calore a tutto il building ha tirato le cuoia lasciando noi al freddo e al gelo e in compagnia di un ronzio sordo, costante e altisonante al di là del muro che divide camera nostra con l'edificio attiguo, io non ho chiuso occhio e questa mattina di buon'ora mi sono precipata, ancora in pigiama e con l'occhio caramellato, a compilare il foglietto dei reclami, scrivendo che mia figlia aveva rischiato l'assideramento e che c'era un rumore molto fastidioso come di persona murata viva al di là del nostro muro...dopo 10 min si sono presentati alla porta l'handy man e una guardia giurata...questi americani non hanno proprio il senso dell'umorismo!!!!

martedì 18 ottobre 2011

17 ottobre 2010 -17 ottobre 2011

E siamo arrivati ad un anno..chi lo avrebbe mai detto? Mi sembra ieri l'aver superato i controlli doganali in terra americana stringendo amorosamente al seno le mie 4 valigie piu' beauty ed accarezzandomi una micro pancia con tante aspettative nella mente, un velo di nausea costante, un senso di tristezza da abbandono e tanto amore per la vita che andavo a costruire.
Sono passati 365 giorni ed e' come se avessi fatto una traversata oceanica pagaiando..la mia pancia e' diventata grossa e con essa anche il mio sedere, le mie tette e le caviglie, la nausea da violenta si e' trasformata in desiderio sfrenato di brodo con i tortellini e gelato alla mandorla, il senso di abbandono mi accompagna sempre, ma alle volte lo metto a tacere perche' questa e' la vita che ho scelto, che ho voluto e che ho pianificato e Mr. Energy, che e' passato da ruolo di fidanzato a distanza a quello di marito omnipresente, cerca di fare del suo meglio per sopprerire al vuoto sentimentale che la mia decisione ha portato con se'. L'amore nella nostra vita non e' mai mancato (quello che manca sono mobili di un certo gusto, qualche liretta in piu', un cambio di guardaroba..) anzi e' diventato sproporzionatamente esponenziale quando e' nata Alice. Io mi sono riscoperta donna (il mio nuovo corpo anforaceo non mi pesa piu' di tanto..anche se aspetto tremebonda il cambio di stagione per vedere se saro' in grado di chiudere i pantaloni di velluto o dovro' per sempre girare con i pantaloni in ciniglia) e sorpresa delle sorprese anche una buona madre. La mia vita e' diventata concentrica e ogni ora della mia giornata e' a lei dedicata, in quest'anno ho perso il sonno (ah come mi mancano le domeniche mattine a letto fino a tardi), la mia vanita' e la possibilita' di avere una giornata organizzata, ora nella mia vita ci sono oggettini piccoli, vestitini piccoli, pannolini, bavetta, sorrisini e risatine. Mi mancano le serate mondane con le mie amiche ma amo sapere che c'e' una famiglia che mi aspetta a casa, mi manca la liberta' di fare quello che voglio nel momento in cui lo voglio ma amo potermi prendere cura dei miei affetti. Tante cose sono successe in questo anno, alcune persone se ne sono andate altre sono venute al mondo, la sagra di Harry Potter e' finita e c'e' un nuovo IPhone in circolazione, noi siamo andati a vivere a NY e non mangio la bresaola e la crescenza da quasi un anno (libera associazione di idee).
Con l'anno nuovo ho deciso di mettere in atto buoni propositi da sempre pensati e molto rimandati perche' vorrei poter aggiungere anche la realizzazione professionale e un'amica locale all'elenco dei traguardi nel mio secondo anno di permanenza qui. Per ora guardo indietro e mi sembra passato un secolo, guardo avanti e mi sembra ieri che abbracciavo la mia famiglia italica e mi dirigevo oltre la porta dei voli internazionali. Un anno passa veloce se si e' felici, un anno e' lungo e intenso se si cambia continente, si partorisce, ci si sposa e ci si cambia citta'. Voglio battezzare questo mio anno ottobre 2010 - ottobre 2011 come l'anno del mutamento e dell'emozione! E per ora dico basta..datemi qualche altro anno per assettare il colpo..troppe emozioni fanno male!!!

mercoledì 12 ottobre 2011

Con parole non mie

...Se era vero che i muschi non hanno radici e l'amore materno può nascere spontaneo, apparentemente dal nulla, allora forse avevo sbagliato a ritenermi incapace di crescere mia figlia. Forse anche chi aveva vissuto isolato e senza affetti poteva imparare ad amare profondamente al pari di chiunque altro.
Quella sera Hazel avrebbe dormito per la prima volta con me. Le avrei letto una storia e l'avrei cullata sulla sedia a dondolo. Poi avremmo cercato di addormentarci. Forse mia figlia si sarebbe sentita intimorita e io inadeguata, ma ci avremmo riprovato, una settimana dopo l'altra. Con il tempo avremmo imparato a conoscerci e io avrei saputo darle - come ogni madre alla figlia - un amore imperfetto e senza radici...

"L'idea che il musco (l'amore materno) cresca senza radici (separato da tutto ciò che lo circonda) mi è sembrata liberatoria, quasi rivoluzionaria. Victoria crede che l'amore che nutre verso sua figlia non sia sufficiente, di non essere in grado di amare perché non è stata amata. Nella nostra società è diffusa la credenza che si diventi madri simili alla madre che abbiamo avuto, che sia l'amore sia gli abusi passino da una generazione all'altra come acqua che nutre le radici di una pianta. Ma la verità è che l'amore - come l'odio - è autonomo. Non sgorga né dal nostro passato né dal nostro futuro; è separato persino dalle persone che amiamo. Si proietta verso l'esterno, rimane integro in sé stesso e non mette radici. Guardando l'amore in questo modo riusciamo a capire che tutti sono in grado di amare i propri figli di un amore profondo e completo, indipendentemente dal proprio passato o dalle circostanze. "

martedì 11 ottobre 2011

Il linguaggio segreto dei fiori di Diffenbaugh Vanessa

Mi difendo, come il rododendro.
Sono sola come la rosa bianca, e ho paura. 
E quando ho paura, lascio che la mia voce siano i fiori.

Una storia di coraggio e di speranza, di abbandono e di incredibile sete di vita che mostra la forza immensa dell’amore più vero, quello imperfetto e senza radici, capace di donare senza pretendere nulla in cambio. Un romanzo sorprendente.
Trama:
Le rose per la grazia e l’eleganza, la camomilla per emergere dalle difficoltà, la gerbera come l’allegria di un’inattesa speranza e i bouganville per la passione. Ogni fiore ha un significato più intenso di quello che pensiamo e ogni lettore potrà attribuirseneuno, scegliendo per sé, e per chi ama, una copertina diversa per questo strabiliante libro. “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh, fenomeno editoriale ancor prima della pubblicazione e conteso da tutti gli editori del mondo, racconta attraverso uno dei personaggi più straordinari mai creati, una vicenda di forza, sofferenza, amore e incredibile sete di vita. Victoria è una ragazza di diciotto anni con un passato alle spalle di certo non facile: abbandonata nella culla dai genitori, ha passato l’infanzia tra famiglie adottive, genitori provvisori e spesso non ideali. Un giorno però la ragazza incontra Elizabeth, una donna straordinaria e speciale che le cambia e sconvolge la vita persino in modo drammatico. Elizabeth è per Victoria la sua unica vera madre e per questo le trasmette un dono speciale: la capacità di conoscere il linguaggio segreto dei fiori. Diventata maggiorenne, la ragazza decide di lavorare come fioraia e il richiamo magico delle sue rose e delle sue margherite porterà tutta la città nel suo negozio. Perché i fiori, nel romanzo della Diffenbaugh, curano prima di tutto le ferite dell’anima e lasciano delle pillole di felicità. Victoria però ha paura di amare, di lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle parole. Per lei farsi toccare dagli altri è impossibile, l’unico tocco che sopporta è quello dei petali dei fiori. E’ infatti nella quiete del parco pubblico di una splendente San Francisco che la protagonista trova rifugio. Lì, attorniata dai fiori, i suoi pensieri possono esprimersi e la sua mente può volare libera. Grant, un ragazzo tenebroso che pare sappia misteriosamente tutto del suo passato, sembra però l’unico in grado di scuotere Victoria e di regalarle dei momenti di serenità. La ragazza infatti si porta dentro una ferita che è una colpa che non riesce a cancellare dal suo cuore. Per fortuna esistono i fiori. Ce n’è uno per ogni male dell’anima.  

Oggi la cate è un pò botanica prima il giardino e ora il librino, ma erano anni che non leggevo un romanzo così bello, sarà che ho tempo per gustarmi le parole, sarà che leggendo immondizie in inglese per affinare la lingua so riconoscere un buon libro quando ne trovo uno e sarà che ora che sono madre le storie con protagoniste delle giovani donne con personalità, cuore e carattere mi fanno sognare ma senza che me ne venga in tasca nulla questo libro lo consiglio...

Dall'autrice:
Q: How does The Language of Flowers challenge and reconfigure our concepts of family and motherhood?A: One of my favorite books is Rainer Maria Rilke’s Letters to a Young Poet. In it, Rilke writes: "It is also good to love: because love is difficult. For one human being to love another human being: that is perhaps the most difficult task that has been entrusted to us, the ultimate task, the final test and proof, the work for which all other work is merely preparation."
To love is difficult. To be a mother is difficult. To be a mother, alone, with few financial resources and no emotional support, is so difficult as to be nearly impossible. Yet society expects us to be able to do it, and as mothers, we expect ourselves to be able to do it as well. Our standards for motherhood are so high that many of us harbor intense, secret guilt for every harsh word we speak to our children; every negative thought that enters our minds. The pressure is so powerful that many of us never speak aloud about our challenges--especially emotional ones--because to do so would be to risk being viewed as a failure or, worse, a danger to the very children we love more than anything in the world.
With Victoria and Elizabeth, I hope to allow the reader a window inside the minds of mothers who are trying to do what is best for their children but who lack the support, resources, and/or self-confidence to succeed. The results are heartbreaking for so many mothers who find themselves unable to raise their children. It is my belief that we could prevent much child abuse and neglect if we as a society recognized the intense challenge of motherhood and offered more support for mothers who want desperately to love and care for their children.

Il giardino segreto

Ognuno di noi credo abbia un posto segreto dove andare a "nascondersi", può essere un angolo confortevole di casa, un orizzonte, un luogo nella mente, uno spazio tutto nostro in cui sentirsi al caldo e in pace con il mondo. Io ho trovato ieri il mio piccolo angolo mistico ricreativo (peccato solo che tanto segreto non sia visto che è un giardino pubblico) e mi sono innamorata al primo istante tanto da eleggerlo il mio piccolo nascondiglio segreto. La mia vita al momento non è caotica, non è movimentata e non è rumorosa, ci sono gli urletti di mia figlia, i pianti, qualche risatina leggera, i silenzi pesanti di Mr. Energy, i suoi adorabili sproloqui sul mondo che cade in rovina ma io ho lo stesso bisogno di trovare un posto che mi dia armonia, che mi permetta di allineare i chakra dopo una giornata all'insegna dell'ordinario e del quotidiano.
In questo parco c'è tutto quello di cui ho bisogno, alberi, fiori, piante, animali, panchine immerse nel verde silenzioso, edifici in pietra, una deliziosa mini scuola di cui mi sono subito innamorata (per poi scoprire che costa 35mila dollari all'anno..esticazzi direi), tre pavoni liberi (non avevo mai visto un pavone..è grande come una capra!!) e il silenzio religioso che solo un parco di una cattedrale può regalarti in una città così caotica come NYC!
 Ho scoperto di aver bisogno di rendere questa incredibile città un pò più mia, per sentire meno la mancanza dei posti che ho lasciato, per creare delle abitudini, delle tradizioni perchè ho bisogno di calore in questo inverno che si avvicina.








giovedì 6 ottobre 2011

The situation..

Questa mattina, con al collo la scimmia, abbiamo affrontato il caos metropolitano e siamo scese giù giù fino ad Union Square in missione grande magazzino amenità bambino, mi serviva la solita scorta di 600 pannolini e salviettine e già che ero in vena spendaccina ho pensato bene di dare un occhio ai costumi di Halloween.
A parte l'abbondanza di costumini a soggetto animale o animalier non ho trovato nulla che valesse la mia vanità (perchè è di questo che si tratta, cosa gliene frega ad una bambina di 4 mesi di vestirsi da fatina o pulcino) così ho comprato un pigiamino stile militare e morta lì. Ci vestiremo tutti da guerriglieri quest'anno!
Uscendo poi mi sono imbattuta in uno di quegli store made in china che adattano i propri prodotti a seconda delle ricorrenze; maschere e zucche di plastica per Halloween, centrini e tacchini di ceramica per il Thanksgiving, alberi sintetici e pallotte luminose per Natale e visto che la curiosità era troppa, sono entrata a dare un'occhiata..e orrore orroroso!!!
Per ben 40 dollari quest'anno puoi vestirti da tamarro made in Italy, puoi essere il personaggio di Jersey Shore che preferisci...puoi perfino comprarti una parrucca modello Moira e un vestito nero attillato che ti lascia tutte le tette di fuori con la scritta Snookie!


di più brutto c'è solo questo....

‎3 apples changed the world: Adam and Eve’s forbidden apple, Newton's apple and finally, Steve Jobs's Apple...

mercoledì 5 ottobre 2011

Incomprensioni linguistiche

Ieri sera a cena, visto il pieno clima invernale, ho fatto la polenta..l'ho propinata ad uno scettico Mr. Energy spiegandogli che è un piatto tipico italiano..lui ha preso la forchetta, l'ha affondata nella suddetta e ha iniziato a paciugare nel piatto con faccia diffidente modello bambino con il purè di piselli..poi un pò sul disgusto visibile mi ha chiesto.."but what there is inside this polenta?" e io candida come una agnellino..MAIS!
La forchetta è caduta con un rumore sordo nel piatto e non c'è stato più verso di fargliela mangiare..e si perchè in inglese mais si dice corn e mais ha la stessa pronuncia del plurale di mouse, MICE che vuol dire topi!!!!!

Evviva l'italienglish!!!

martedì 4 ottobre 2011

I'm the 99%

Oggi camminando per la city mi sono imbattuta nel nugolo ristretto di protestanti accampati davanti a Wall Street, sembrano piu' che altro gente in attesa di sentire Ligabue al campo volo, sono li con le loro coperte, le tendine e i materassi e qualche cartello ma non e' che si capisca molto per cosa stiano protestando..cioe' per me la vera protesta (magari non legittima nei modi ma sicuramente di maggiore impatto) e' quella dei black blocks o quella nelle banlieu francesi..ma si sa che qui e' tutto piu' composto e magari anche molto piu' efficace. Poi ti imbatti in siti come questo ( http://wearethe99percent.tumblr.com/) mentre sei a casa tua al calduccio sul divano, con il tuo nuovo Ipad sulle ginocchia, casa che per altro avete grazie ad Uncle Sugar, con tua figlia che rumoreggia vicino (figlia avuta grazie ad un programma sanitario statale chiamato Medicaid) e allora rifletti che qui a New York, dove tutti a parole verrebbero a vivere di corsa, in questo grande continente che sembra regalare sogni a chiunque non e' che poi si stia molto meglio che nella nostra Italia con un debito pubblico di 1.911.807 milioni di euro.
Prima di lamentarci quindi del costo dei libri e delle tasse dell'Universita', prima di lagnarsi della coda per il ticket sanitario..facciamo un salto qui..in questo gran bel paese di plastica!!

lunedì 3 ottobre 2011

Una pecora, due pecore, tre pecore....

e' l'1.30am e io non riesco a dormire, sono un po' di notti in effetti che mi rigiro nel letto senza sosta ne' quiete..forse ho un po' di ansia per il futuro che mai come oggi mi sembra una nebulosa oscura, forse perche' abbiamo fatto un controllo congiunto delle nostre finanze o forse perche' mi sono tornate indietro le pratiche per la carta verde e ora mi tocca rimandarle ad un nuovo indirizzo in VT con annesso tempo che passa e nulla di concluso (che nessuno per dio si lamenti della burocrazia italiana se prima non ha fatto un assaggio della nuova amministrazione obamesca!)..e questo girovagare nel buio notturno mi riporta indietro ad un anno esatto. Avevo da poco scoperto di essere incinta e non avevo forse ancora preso ben coscienza del peso di tale decisione, la mia vita era pronta ad una pesante strambata e io non trovavo pace..assillata poi dal dramma valigie e peso imbarcabile! Mi ricordo le notti in bianco passate a solcare il pavimento del soggiorno e a trovare la posizione piu' confortevole in un letto che mi sembrava di chiodi.
Ora mi ritrovo in questa parte di mondo, le mie valigie giacciono chiuse e con un velo di muffa nel basement della casa lacustre dei miei suoceri, la mia pancia da piccolina e' diventata enorme e da enorme e' diventata una creaturina tutta guance e sorrisi che ora dorme beata nel suo lettino chiusa dentro il suo saccobambino (un giorno mi dilunghero' sulle diavolerie inventate per gli infanti e per puppare soldi ai neo genitori beoni). Il fidanzato di lunghe trasferte e sintetiche mail e' diventato il mio compagno per la vita e ho lasciato la grigia Milano per la piovosa New York.
Non ho ripensamenti ne' pentimenti, rifarei tutto nella medesima maniera e so che saremo felici e che sapremo cavarcela mano nella mano e passin passino, non mi manca quella che ero (pero' mi manca quello che circondava quella che ero), non rimpiango i "se solo avessimo potremmo", forse mi mancano le lunghe dormite fino a tardi e qualche risata in piu'.
Presto le mie amiche saranno qui, presto i miei genitori saranno qui, presto mia figlia pronunciera' la sua prima parola e allora io non saro' piu' sola, non ci saranno piu' pensieri e sogni in italiano e conversazioni in inglese e per qualche momento finalmente qualcuno capira' il mio sense of humor e sapra' farsi gioco della mia sottile ironia.
Presto forse ci sara' anche un permesso di soggiorno e magari un lavoro da raccontare la sera a cena (per poi rimpiangere i bei tempi passati a casa a fare la mamma a tempo pieno) e in un futuro anche una casa tutta nostra con delle mensole montate dritte (Mr. Energy deve essere un filino strabico perche' tutto in casa nostra e' pendente..) e un gatto peloso che dorme sul divano.
Ma oggi ci siamo noi, imperfetti ma felici..e questo basta per dormire sonni sereni...

C'è un detto che dice: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente!"

domenica 2 ottobre 2011

Eh no il cappuccio tiepido proprio no!

Mi è venuta voglia di vestirmi da sexy-infermiera. Di murare in casa le racchie. Di tatuarmi sul piede le iniziali «S.B: tvtttb». Di rotolarmi nel letto di Putin. Insomma, di far girare la patonza.  E se Anna Wintour rilascia un’altra intervista in cui bacchetta i costumi  di questa Italietta volgare e viziosa, giuro che attuo i miei propositi con una tale solerzia che al confronto Terry De Nicolò sembrerà un prelato dell’Opus Dei. Io non sono particolarmente selettiva in fatto di pulpiti. Ho accettato le filippiche della Carfagna sulla dignità femminile. Ho digerito  le elucubrazioni del Trota sulle responsabilità delle nuove generazioni. Sarei perfino disposta a tollerare il duro j’accuse di Fabrizio Corona contro i truzzi da tatuaggio compulsivo, ma la predica da Anna Wintour non me la faccio fare. 

Voglio dire, durante la settimana della moda è già abbastanza urticante la visione di lei, seduta in prima fila a tutte le sfilate con l’aria perennemente schifata di quella che l’abito che sta sfilando, al massimo, lo utilizzerebbe come presina da forno. È già intollerabile sorbirsi la piaggeria degli stilisti che spostano le loro sfilate se in quell’orario la Wintour ha deciso che ha voglia di vedere «Spongebob» su Disney Channel. E diciamocelo, sarebbero già inaccettabili anche solo quel caschetto frigido e l’occhiale scuro di colei che siccome è la vestale della moda,  deve preservare da occhi indiscreti le grandi verità custodite, ovvero se il maculato reggerà un’altra stagione e se la gonna sopra il ginocchio è out. Ma la Wintour, questa volta è andata oltre. Tra una sfilata e una cena di gala, ha deciso che era ora di dire la sua anche sul degrado morale di questo paese, oltre che sulle giacche destrutturate. Ha dato un’intervista a Repubblica, che ovviamente pur di trovare uno che andasse contro Berlusconi ha trattato la perfida boss cui si ispira Il Diavolo veste Prada come Zagrebelsky. L’ha eretta a depositaria dell’etica per ricordarci che viviamo in una dittatura. E lei si è chiesta poi come possiamo tollerare Berlusconi e il suo giro di ragazze, invitando le donne italiane a scendere in piazza durante le sfilate per manifestare contro il malcostume. Parole sante. Se non fosse che io le ramanzine dal sapore bolscevico e femminista da una tizia che, potesse, riaprirebbe i gulag per spedirci in massa chi veste Oviesse e scioglierebbe nel grasso delle liposuzioni le donne sopra la 38, non me le faccio fare.  Anna Wintour parla di dittatura. Anna Wintour, ribadisco. Roba che se Hitler è stato Führer per undici anni, lei dirige Vogue America da ventitré e quando sente aria di colpo di stato minaccia di portarsi via fotografi, modelle e giornalisti e far diventare Vogue l’inserto settimanale di Cavalli e segugi.

La filo-marxista che schifa il totalitarismo e poi impala sulle stampelle della collezione Miu Miu la giovane assistente rea di averle portato il cappuccino tiepido. Si chiede come facciamo a tollerare Berlusconi e le sue ragazze, la bolscevica. E qui qualche volenteroso dovrebbe aspettare che metta un piede fuori dalla limousine che la scorazza per Milano e mostrarle una bella galleria fotografica che ritrae le ragazze. Quelle ragazze lì. Si accorgerebbe, la Wintour, che la Polanco, Nicole Minetti, Barbara Guerra e il resto della ciurma, passeggiano in via Montenapoleone con le stesse Birkin e Kelly che il suo Vogue piazza in copertina sottobraccio alla modella di turno. Perché quelle ragazze lì (e mica solo loro) sono anche il frutto del processo di rimbecillimento del finto riscatto sociale regalato dalla borsa da cinquemila euro. E quelle ragazze, a lavorare per 1.500 euro al mese non ci vanno, perché poi tra affitto e bollette la Birkin e la tetta nuova non ci scappano. Più facile battere cassa a papi.

Ci riflettesse, la signora Wintour. Poi c’è il predicozzo sul perché non scendiamo in piazza a protestare. A parte che la signora s’è persa il ciclone «Se non ora quando», ma la capiamo, sarà stata molto impegnata in riunioni sull’improvvisa latitanza dei toni del kaki nelle collezioni primavera estate. Proprio lei ci viene a fare il sermone femminista? Lei che accettò di mettere Oprah Winfrey in copertina solo a patto che perdesse 20 chili, lei che non vuole assistenti sopra la 40 accanto a sé, lei che utilizza solo modelle il cui peso specifico sia quello del cigno-origami? Cominciasse lei, a non mortificare la donna. Menzione speciale la merita il  giornalista che le ha domandato se le sfilate di moda possono essere una risposta al degrado delle olgettine. Certo. La moda come forza salvifica. Come lavatrice morale. La Birkin di Hermés che monda i peccati della D’Addario. La stampa animalier che redime le gemelle De Vivo. L’abito chiffon, la cintura di pitone, il tacco dodici che restituiscono sostanza a un paese smarrito nell’effimero. Ma per favore. E ora mi fermerei qui, o l’abito da sexy-infermiera lo compro davvero.

di Selvaggia Lucarelli

sabato 1 ottobre 2011

Auguri nonna E.

Il mese di ottobre porta con sè mille festeggiamenti (le donne della mia vita o sono vergini o sono bilance) e quest'anno si porta pure 5 lunedì, 5 sabato e 5 domeniche..iniziando con la sarabanda di auguri oggi è il compleanno di nonna E. (detta anche la mia mammotta) che porta splendidamente e un pò silenziosamente i suoi segretissimi anni..da quando è nata la bimba loro la vedono solo riflessa dietro al monitor di un computer, loro sono i nonni attori, quelli del piccolo schermo colorato e ogni tanto mio padre stampa la miriade di scatti che invio loro con i mille progressi o le nullità giornaliere della mia bimbabomba. Mia mamma è stata il tormento estivo del luogo di villeggiatura, ha mostrato le foto formato 12x11 a tutti e dico tutti (sarta, macellaio, fruttivendolo, amiche, conoscenti, passanti, stranieri, portinaie, raviolatt..)..e così in attesa di vederla di nuovo in cinemascope, la vogliamo festeggiare così..AUGURI NONNA E., le tue bambine...


Moscia festina

Ieri pomeriggio suona il telefono, e' il papastro di Mr. Energy che tutto pimpante introduce una conversazione che per i primi 5 minuti ha del surreale..il tono e' piu' o meno questo (corsivo lui, stampatello io).." ciao, come state? BENE GRAZIE, chiamavo per dirvi di non prendere impegni per sabato 22 ottobre..NO CERTO CHE NO (risatina di finto imbarazzo), perche' sto organizzando un party di compleanno..OH DIO CHE PENSIERO CARINO, MA NON DOVETE, si sara' un party a sorpresa, MMMHH TONO PERPLESSO, si sto' chiamando un po' tutti perche' si tengano liberi e ho pensato di avere un catering a casa nostra, FACCIA A PUNTO DI DOMANDA, sai perche' mia moglie (nonche' mamma di Mr.Energy) compie 50 anni e quindi volevo farle una super festa a sorpresa....EHHH CHE BELLA IDEA CI SAREMO SICURAMENTE.. E IO SARO' QUELLA CON UNA PIVA ATOMICA!

Eh si perche' forse non tutti sanno (e lui di certo se l'e' scordato) che il 22 ottobre E' IL MIO DI COMPLEANNO!!!! :-(