APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







lunedì 13 giugno 2011

Certe notti..

.."E si può restare soli, certe notti qui, che chi s'accontenta gode, così così. Certe notti o sei sveglio, o non sarai sveglio mai, ci vediamo da Mario prima o poi..."
 
Questa notte, saranno state le 4.00, il che significa la seconda poppata notturna (si parte con le 22.00, 24.00, 2.00, 4.00, 6.00 e via andando..non ho una figlia io, ho un orologio svizzero con uno stomaco lungo lungo da riempire ogni due benedettissime ore!!), insomma questa notte mi sono svegliata con in mente questa canzone del grande Liga, e ho pensato..
Ho pensato a come le cose possano cambiare così velocemente che neanche hai il tempo di rendertene conto, mesi fa le uniche notti in bianco o di poco sonno erano quelle di ritorno da qualche rumoroso locale, con qualche mojito di troppo in circolo, l'odore delle sigarette attaccato ai vestiti e qualche sguardo complice con lo sconosciuto di turno ora le mie notti sono fatte di pigiami macchiati, occhi incaramellati di sonno, mani che odorano di Pasta di Fissan e nelle orecchie il respiro assonnato o lamentoso della mia piccola nocciolina.
Non sono mai stata un grande animale notturno, il sonno è sempre stato vitale per me e ora eccomi qui a svegliarmi ogni due ore (senza bisogno di sveglia, c'è un orologetto biologico e maledetto dentro di me che mi fa aprire gli occhi un secondo prima che mia figlia emetta il primo fiato affamato) e a trovare la cosa anche in un certo qual modo soddisfaciente, nonostante io mi muova nella semi oscurità in una sorta di coma vigile.
Io non so se chiamarlo istinto materno o semplice adattamento (come quando la domenica o in vacanza ti svegli comunque sempre all'orario in cui sei solito svegliarti per andare al lavoro) so solo che è vero che il tuo corpo si adatta e si modella alle esigenze della creaturina, che affini un orecchio bionico per cui sai che piangerà ancora prima che lo faccia e sai riconoscere i diversi tipi di pianto (il suo è abbastanza monocorde, pianto straziante = tetta, pianto a singhiozzo = aria nella pancia).
Il problema ora non sono tanto le veglie notturne, che non mi fanno saltellare dalla gioia (soprattutto guardando Mr. Energy che se la dorme della grossa vicino a me) quanto il fatto che io sia tette all'aria ogni due ore, il che mi rende obbligata a rimanere sempre nei paraggi e dopo 6 mesi di gravidanza chiusa in casa ora mi ci manca solo lo svezzamento segregato che poi io do di matto completo.
Sarà arrivato il momento di introdurre una bottiglietta di latte spremuto così anche il mio fido compagno possa provare la gioia dell'allattamento diurno, notturno, perenne?????

2 commenti:

  1. Ma veramente il pediatra non ti fa uscire fino al primo vaccino?

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  2. Bellissimo questo post...credo che questo sia l'istinto materno vero e proprio. E poi hai citato il Liga che per me è un Mito...!!!!!!!

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