APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







mercoledì 29 giugno 2011

Nghè

E' proprio vero che quando hai un figlio tendi a rincoglionirti del tutto..nei miei anni di beata singletudine guardavo con orrore i calendari artigianali che i neo genitori mostravano orgogliosi con le foto del neonato mese dopo mese in pose sempre più ebeti e poco spontanee, trovavo trash l'abitudine americana di spedire per Natale cartoline con le foto del figlio o più, vestiti da renne, alberi di natale, angiolini tutti con il moccio al naso e pochi denti in bocca. Ma la cosa peggiore di tutte e completamente al di fuori della mia comprensione matura ed emancipata era l'idea di verseggiare per ore davanti alla faccia addormentata e cagona di un neonato.
Mi sono sempre chiesta che senso avesse fare faccine buffe, vocine stridule, gonfiare le gote, strabuzzare gli occhi, usare diminutivi per ogni parte del corpo, con un piccolo esserino che non capisce, non apprezza e si terrorizza pure..
Bhe, ora io sono la prima che passa ore a letto a fare versetti idioti, a baciare piedini, a zerbittare una pancia soffice, a chiamare mia figlia "pupuzza pannolinosa", a giocare con un verme di peluche che vibra, a imitare le sue espressioni buffe e soprattutto ad attendere ansiosa che arrivi Natale per spedire in un colpo solo a mezza Europa e ad un pezzo di America il calendarietto famigliare con annessa cartolina benaugurante con le nostre facce felici (già mi vedo Mr. Energy vestito da Babbo Natale, io da renna e la nocciolina da piccolo elfo aiutante di Babbo Natale..)..e questo è solo l'inizio.....

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