APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







giovedì 28 aprile 2011

Noio vulevan vulevon savuar l'indiris

Ebbene si, la famiglia è in partenza, martedì 3 maggio mio padre e mia padre approderanno trionfali all'aeroporto JFK di New York pronti a rimanere in suolo americano per un mese.
I miei hanno speso parte della loro vita viaggiando per il mondo, ma da quando sono in età pensionabile diciamo che hanno perso un pò del loro vecchio smalto, quindi è toccato a me organizzare la venuta in ogni dettaglio.
Grazie a qualche aggancio ancora ben oliato, un autista verrà a prenderli alle 7 sotto casa con un monovolume (viste le 4 valigie, registrato on line bagaglio in più) e li porterà a MXP, qui avranno un volo Delta da me prenotato, con annessa assegnazione posti (due posti vicini lato finestrino). Ho spiegato loro dove andare per fare il check-in, di portarsi dietro il foglio dell'ESTA (da me compilato al costo di 14 usd a cranio, grazie al nuovo presidente senza nazionalità) e l'indirizzo di casa mia.
Ho spiegato che in aereo dovranno compilare il foglio di dogana e suggerito a mia mamma di non portarsi liquidi in borsetta, di non coprirsi d'oro come la Madonna di Loreto e di comprarsi una briochina visto che il cibo in aereo è alquanto formaggioso (mia madre non lo mangia). Ho chiesto loro di mettersi  in tasca le mascherine e i tappi per dormire che qui mi possono sempre essere utili e di fare la pipì prima di atterrare perche poi fino a dopo i controlli passaporti non si trova un gabinetto.
Ho pregato loro di non menzionarmi al controllo passaporti vista la mia situazione non proprio legale al momento e ricordato loro quale sarà la procedura: domande sul perchè siete in visita in US, pollice destro, 4 dita destra, pollice sinistro, 4 dita sinistra e foto.
Ho suggerito loro di tenersi a mano 5 dollari per il carrello delle valigie e di aspettarmi speranzosi all'uscita, dove io e Mr. Energy ci saremo ad accoglierli trionfanti e festanti (sempre che la maledizione della contrazione non mi abbia colpito la mattina stessa se no i miei faranno come nel film con Tom Hanks e vivranno un mese in aeroporto).
Ogni volta che penso a loro in arrivo mi salta alla mente l'immagine arcinota di Totò e Peppino in arrivo a Milano...eheheh

P.S. A in tutto questo anche il gatto se ne va in vacanza per un mese..Grazie Riccardo!!!

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