APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







martedì 4 ottobre 2011

I'm the 99%

Oggi camminando per la city mi sono imbattuta nel nugolo ristretto di protestanti accampati davanti a Wall Street, sembrano piu' che altro gente in attesa di sentire Ligabue al campo volo, sono li con le loro coperte, le tendine e i materassi e qualche cartello ma non e' che si capisca molto per cosa stiano protestando..cioe' per me la vera protesta (magari non legittima nei modi ma sicuramente di maggiore impatto) e' quella dei black blocks o quella nelle banlieu francesi..ma si sa che qui e' tutto piu' composto e magari anche molto piu' efficace. Poi ti imbatti in siti come questo ( http://wearethe99percent.tumblr.com/) mentre sei a casa tua al calduccio sul divano, con il tuo nuovo Ipad sulle ginocchia, casa che per altro avete grazie ad Uncle Sugar, con tua figlia che rumoreggia vicino (figlia avuta grazie ad un programma sanitario statale chiamato Medicaid) e allora rifletti che qui a New York, dove tutti a parole verrebbero a vivere di corsa, in questo grande continente che sembra regalare sogni a chiunque non e' che poi si stia molto meglio che nella nostra Italia con un debito pubblico di 1.911.807 milioni di euro.
Prima di lamentarci quindi del costo dei libri e delle tasse dell'Universita', prima di lagnarsi della coda per il ticket sanitario..facciamo un salto qui..in questo gran bel paese di plastica!!

3 commenti:

  1. ...mi perdonerete per quello che dico : è la stessa cosa che io ho sempre pensato nella differenza tra il sud e il nord italia dopo aver lasciato il mio meno paesino campano per ' l'efficientissima' città di Milano!!Mi sento vicina al tuo sentimento.

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  2. Vedi, Caterina, a me pare che "di plastica" non sia l'Italia più degli Stati Uniti, o viceversa. Quei signori a Wall Street si sforzano, forse non riuscendovi, di spiegare che quando la massima parte della ricchezza e le regole sulla base delle quali essa si forma (regole che, come insegna l'Italia, vengono sempre scritte "usu Domini") sono appannaggio del restante 1 per cento (o del 10% o del 20%) della popolazione, allora qualcosa non funziona più nella società "globalizzata". Mi chiedo e ti chiedo: siamo sicuri, vero, che la categoria dei cosiddetti "diritti umani" (quelli inalienabili e non contrattabili) in un mondo quale è quello del presente, siano esattamente gli stessi individuati dagli illuministi o dai Padri Fondatori degli States? Non mi metto, se tu permetti, a confronto con i cittadini della Danimarca (reddito pro-capite annuo intorno a 110.000 Euro) o della Norvegia, o degli Stati Uniti. Il tema, Caterina, non mi sembra essere quello che l'Italia o gli Usa possano perdere la "gara" alla quale stanno partecipando (perchè tra 15 anni ci penseranno Cina o India o Brasile a spiegarci cosa sono i "diritti"), ma quello che da questa convulsa epoca sembra se ne possa uscire soltanto con una nuova Grande Guerra Mondiale, oppure riscrivendo tutte le Regole. Ecco, a me sembra che quella gente a Wall Street stia dicendo che alla prossima riscrittura delle "regole" vorranno partacipare anche loro.

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