APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







lunedì 7 febbraio 2011

VALUTIAMO OGNI OPZIONE

e ora che si fa...questo non e' il momento giusto..questo non e' davvero il momento giusto..e' quello che continuavo a ripetermi stringendo il perfido test rivelatore, che mi ripetevo girandomi nel letto, che mi ripetevo ogni mattina quando aprivo gli occhi senza possibilita' alcuna di richiuderli ed erano solo le 4 del mattino, che mi ripetevo pensando a come dirlo a lui..l'altra parte in causa, ignaro a km di distanza.
Ora mii metto seduta e provo a valutare..ho sempre amato fare liste e questa poteva essere davvero un'ottima occasione per una lista dei pro e contro:
 il contro e' che non e' il momento giusto, sto per trasferirimi all'estero, in un paese di lingua diversa con un sistema sanitario merdoso, lontano da famiglia e amici, provando una convivenza nuova e sperimentando una relazione che non ha mai vissuto del quotidiano, non ho un lavoro, lui vive della buona entrata scolastica che il governo gli passa, e cosa diranno i miei, cosa dira' lui, cosa diranno tutti..e come fare a mantenere un segreto cosi' grande io che sono la rana dalla bocca larga!!!
Il pro e' che non ho 17 anni, che mi sto trasferendo a vivere con il mio compagno, che siamo pronti a sposarci in nome di un sentimento e per l'ottenimento di un merdoso tesserino verde, che ho sempre detto che prima o poi mi piacerebbe avere un figlio, che ho una vita dentro di me, che il tempo passa..
Non sono mai stata ne' iper religiosa ne' iper bacchettona, sono per la libera scelta, il libero arbitrio e la libera possibilita' di farsi ognuno i cazzi propri, motivo per cui mi sono messa a spippolare al computer cercando soluzioni ad un problema che forse chiamarlo problema era eccessivo..
Pagine e pagine sull'aborto con pillola, senza pillola, con scrupolo morale, senza scrupolo morale..mi vedevo sola in un asettico ospedale mentre lui a casa sfogliava le verze in attesa di sapere come potessi stare o meno..il tempo passava e l'ansia aumentava, costretta ad ampi sorrisi, ad aperitivi con le amiche mentre le tette diventavano di cemento, i crampi alle ovaie mi facevano camminare piegata e una leggera nausea accompagnava le mie giornate..unica soluzione logica..informare il compagno lontano e attendere reazioni..

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