APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







mercoledì 13 luglio 2011

Il mio primo colloquio di lavoro

Domani ore 11.00 a Manhattan una cacciatrice di teste aspetta un'ansiosa Caterina, per l'occasione tirata a lucido (con una tonnellata di copri occhiaie e senza rigurgito di bimba tra i capelli), per un colloquio di lavoro..il primo da quando sono qui in US!!! Wish me good luck!!

Di ritorno dal mio primo colloquio, ah che sensazione meravigliosa quella di svegliarsi la mattina (non troppo presto) nutrire la mia bambina e lasciarla nelle mani festanti di Mr. Energy (il suo sogno è vivere inchiodato alla sedia del suo corner e lavorare da casa in bermuda) e prendere un treno e trovarmi in mezz'ora in una splendida e ventilata giornata di sole nel cuore di Manhattan!!!
Il colloquio è stato proficuo, mi hanno dato delle dritte produttive e una piccola speranza per il futuro. Il posto di lavoro in questione è ficosissimo ma i miei mille ostacoli mi permettono di sognare basso..
Ogni tanto la vita ti sorprende e la mia ultimamente va alla velocità di un treno ma ci sono anche certe giornate in cui ti senti imprigionata dal peso di scelte a cui non sai o non vuoi dare una risposta.
Mr. Energy a settembre inizierà a frequentare scienze politiche alla Columbia e per i prossimi tre anni sarà impegnato ad avere successo li, io ho una figlia di appena due mesi che richiede attenzioni e amore costante ma io ho bisogno da parte mia di spiegare le ali e iniziare a volare tra questi ampi cieli..non posso, non voglio e non sono capace di fare la mamma a tempo pieno, non sono una workhaolic io ma qui io non conosco nessuno e lavorare per me sarebbe un modo per conoscere nuove persone, socializzare, avere una vita al di fuori dei deliri di mio marito e dei pianti di mia figlia.Tornare a casa e avere qualche cosa da raccontare, uscire la mattina e mischiarsi nella folla e con i primi soldi guadagnati comprarsi finalemente la testiera del letto!! Ma i desideri e i sogni si scontrano con la realtà, il mio primo impiego qui non sarà, per ovvie ragioni di inesperienza, pagato a peso d'oro e quindi significherebbe girare tutto il mio stipendio in un day care o in una nanny che mi sostituirebbe nel ruolo di mamma..e pensare che a casa a Milano ho due nonni che ucciderebbero per occuparsi di mia figlia...per non parlare delle distanze (qui tra treno e mezzi pubblici ti parte mezzo stipendio)..ma chi vivrà vedrà e io continuo nella perseverante ricerca della condizione perfetta ed ideale.

2 commenti: