APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







martedì 29 maggio 2012

Gita fuori porta

Questo lungo weekend commmorativo io, Mr. Energy, la bimbabomba e la famiglia S. siamo andati in gita nella Capitale.
Abbiamo scelto Washington perche' facilmente raggiungibile via treno, facilmente accessibile per due famiglie con passeggini, per i Musei gratis e per l'allure che la citta' emana nel giorno del Memorial Day.
Washington e' indubbiamente una bella citta', verde ed elegante ma non ti entra nel cuore. Tutto sa di rivisto e il fascino che emana e' un fascino emulato.
Il monumento a Lincoln e' un'abnorme copia granitica e marmorea di un tempio dorico e la statua del Presidentone troneggia indisponente e annoiata contro il muro di fondo. Il monumento a Washington e' un obelisco di marmo iper alto che svetta su una lunga vasca d'acqua (vuota!!). La casa Bianca e' un bel palezzetto neo classico in puro stile palladiano (evvai che ci stiamo facendo tutti gli stili architettonici conosciuti) e il Capitol, anche lui in stile neoclassico, e' arricchito da una bella Statua della Liberta posta sul cucuzzolo del cupolone. La visione d'insieme e' senza dubbio affascinante, anche perche gli Americani sono maestri nel valorizzare il poco, ma non leva il respiro.
Noi ci siamo limitati a passeggiare tra gli edifici della memoria: cercando di portare rispetto a tutti i nomi dei caduti delle guerre, intagliati nei muri di granito del Korean War Memorial o scalfitti sulle lapidi tutte uguali e simmetriche del cimitero di Arlington.
Siamo fuggiti alla calura desertica rinchiudendoci nei musei che la Capitale offre (N.B. lo Smithsonian National Air and Space Muesum e' meraviglioso), abbiamo cenato nel quartiere delle Ambasciate, abbiamo cambiato bambini sporchi e sudaticci nel Parco delle Sculture del Museo di Arte Contemporanea, ho nutrito una bimbabomba rognosetta e accaldata dentro il ristorante del Museo dei Nativi Americani e mi sono goduta la compagnia di amici italiani e della mia famiglia.
So di suonare un po' come un'orfanella, ma questa, se si esclude la settimana al mare con i suoceri (che non conta a prescindere), e' stata la mia prima vera vacanza da che sono qui. Prima la colpa era della panza, poi della bimbabomba appena nata, poi c'e' stata l'odissea della carta verde che non ti permette di lasciare il paese per tutto la durata del processo di approvazione (e io avevo il terrore di andare persino nel Queens con il visto scaduto), poi la liretta contata; insomma tra poi e rimandi non siamo mai andati da nessuna parte.
E' bello tornare a marciare kilometri, e ' bello tornare ad allargare la propria visione di orizzonte ed e' bello poter condividere tutto questo con chi si ama. Vorrei che mia figlia fosse un'esploratrice del mondo, che spendesse i suoi risparmi per visitare ogni angolo di questo grande globo, vorrei che fosse curiosa e che si innamorasse di colori e di odori; vorrei che facesse amicizia con coetanei di diverse nazionalita' e accenti. Vorrei che viaggiasse in treno, a dorso di cammello, dietro una carovana o su una piroga. Vorrei vivere dei suoi racconti e perdermi nelle immagini di mille avventure.
Washington e' solo un misero inizio ma stiamo lavorando per la prossima destinazione piu' esotica.

4 commenti:

  1. Che bravi! Non dev'essere facile viaggiare con i piccoli al seguito! Credo che queste citta' americane diano impressioni diverse a seconda dei momenti in cui le visitiamo...mi ricordo che la prima volta che ho visto NY sono scappata! :) (poi ci sono tornata eh...! ) :)

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  2. I musei di D.C. sono meravigliosi, prima o poi devo ritornare

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  3. Che bell'augurio per la bimbabomba!

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  4. Posso confermare quello che hai scritto sulla capitale: pulita, ordinata, ben organizzata e per lo più sicura (ha subito un po' lo stesso processo di "depurazione" che Giuliani ha promosso a NY), ma sostanzialmente senza anima.
    I musei e i parchi sono una grande risorsa, questo sì.
    Ti auguro che i viaggi che sogni diventino presto realtà.

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