APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







giovedì 26 aprile 2012

Lavoratoriiiiii

Sono due settimane ormai che lavoro, la compagnia Marshmellow che mi ha assunta e' italiana ma avendo gli uffici qui nella cittadona se ne deduce che la composizione dell'ufficio sia mezza e mezza, mezza di italiani e mezza di americani. Ora, io sono e rimarro campanilistica e mi abbraccio stretto stretto il tricolore ma, lasciatemelo dire con una vena di amara dolcezza, c'e' un abisso tra come si lavora qui e come al di la dell'oceano. Non so forse sto gap lo sento solo io, ma qui e' tutto piu frendly e informal, poche menate di forma e di ossequio e piu sostanza e produttivita. Qui non si rincorre la gente per avere una risposta, se si da una scadenza la si mantiene, se si prende un impegno lo si porta a termine. Io ho nel sangue il lento processo comunicativo italiano in cui si manda una richiesta, si aspetta piu del giusto, si sollecita, si riporta all'attenzione e via di tempo perso.. Quello che invece manca e' l'eleganza della forma, la lingua inglese e' cosi brutta e poco articolata, manca il convivio e i momenti chiassosi di scambi e interazione. Quello che invece e' per me cosa di alta magia e' questo saltellare da una lingua all'altra come quando si sposta il peso da una gamba all'altra alla fermata dell'autobus (con risultati alle volte maccheronici) e il dover aspettare un tramonto una luna e un'alba prima di avere una risposta dal di la, perche diciamocelo, queste sei ore di fuso orario non sono certo agili per chi vuole fare business (soprattutto poi quando devi spiegare ad un autoctono il perche nessuno ti risponda il 25 aprile!).

Piccolo PS poco sensato, gli italiani espatriati ti chiedono subito e sempre con che visto sei qui, gli americani ti chiedono subito e sempre se vivi a Manhattan. (ognuno ha le sue di curiosita morbose)!

8 commenti:

  1. Sono contenta che il lavoro stia ingranando bene :) ci sono differenze, ma dopo un po' ci si abitua... (a tutto)

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  2. A livello lavorativo anch'io preferisco decisamente gli americani. Più pragmatici, produttivi, affidabili. Se mai tornerò in Italia, dopo aver lavorato per anni negli USA, sarà un trauma.

    "gli italiani espatriati ti chiedono subito e sempre con che visto sei qui"... E come si comportano quando gli dici che hai una GC? :)

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  3. l'inizio per me e' stato durissimo e avevo solo un part time...che brava che sei far quadrare tutto!
    un abbraccio forte!

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  4. Abbiamo vissuto per un po' in Germania, e anche lì non c'è confronto con la vita lavorativa italiana... Mi sa che siamo proprio messi male quaggiù, nel belpaese... mi fai venire voglia di ripartire!

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  5. In una parola sola, come riassunto di tutto ciò direi che l'Italia è:

    UN PAESE DI MERDA

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  6. ho vissuto e lavorato diversi mesi in brasile..partì senza nulla e ad occhi chiusi.puro spirito d'avventura..ora vorrei tentare la strada del'usa..parlo 4 lingue,e sono molto eelastico nell'adattarmi..mi daresti un consiglio per trovare lavoro e vivere in america?

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