APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







giovedì 26 aprile 2012

Assente giustificata

Non sono morta lo giuro..e' solo che ho iniziato a lavorare. Il che significa svegliarsi la mattina in punta di piedi e lasciare il grande e la piccola ancora a letto a dormire (fanculo), il che significa pausa pranzo passata ad ingurgitare al volo qualche cosa di freddo (che culo) e rientrare a casa quando inizia a fare buio per nutrire la bimbabomba, spentolare qualche cosa per cena, raccattare da per terra i resti della cena della piccola onnivora e poi crollare al suolo come uno scarafaggio morente. C'erano tempi addietro quando mi trascinavo a casa stancamente e incazzata e trovavo tutto pronto, mi bastava mettere le gambe sotto il tavolo e fare un minimo di conversazione prima di ritirarmi nelle mie stanze, ora invece ho una famiglia che gravita intorno a me e che e' il mio perno. Non e' facile dopo un anno di letargica pigrizia tornare a sgambettare per vivere e non e' stato facile lasciare che qualcun altro si occupasse di mia figlia durante la mia assenza (santa la mia nanny subito!). Ma necessita e desiderio di indipendenza mi hanno spinto in questa direzione e cerchiamo con un colpo al cerchio e uno alla botte di fare del mio meglio da una parte e di dare il mio meglio da un'altra!

1 commento:

  1. In bocca al lupo per questa nuova esperienza! E' un cambiamento importante ed è comprensibile sia difficile separarsi dalla bimbabomba. Tuttavia, sono convinto che presto ti abituerai e apprezzerai il fatto di avere un'attività professionale, oltre a quella domestica, ad arricchire la tua vita.

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