APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







martedì 30 aprile 2013

Paese mio ....

Sono andata in Italia per una settimana, dopo piu di due anni di assenza. Mi ha accolto una bella giornata di pioggia, mi ha salutato una bella mattina di pioggia..insomma ha piovuto tutto il tempo.. il che non ha agevolato I nostri umori e non ha dato una spinta molto allegra al perche’ io sia tornata.
Non sapevo che a Malpensa avessero costruito un Hotel e non sapevo che ci fosse una nuova linea del metro.. non immaginavo che il polo Garibaldi –Repubblica fosse cosi moderno, vetrato, esteso e vuoto all’interno..una gigantesca e bellissima scatola vuota..
In Italia ho trovato i miei affetti piu grandi, ho mangiato come se non ci fosse un domani e mi sono aggirata golosa tra le corsie del supermercato facendo gridolini davanti alle sfilate di insaccati, battendo le mani estatica davanti ai prodotti caseari e perdendomi tra biscottini e brioscine.
In Italia ho dormito malissimo causa jet lag, in Italia ho avuto due nuovi compagni di letto (uno piccolo e peloso) e innumervoli problemi di connessione.
In Italia ho guidato la mia mini macchina, sistemato la mia camera, ritrovato ricordi e vestiti che credevo persi per sempre, ho fatto shopping facendo confusione tra euro e dollaro, ho risposto alla gente con thank you and bye (mi avranno preso per una fessa con manie internazionali), ho letto due anni di comics arretrati, ho bevuto cappuccini e ho controllato quanti negozi avessero chiuso e quanti invece avessero resistito alla crisi.
In Italia si e’ formato il nuovo governo e hanno trasmesso un episodio di Montalbano in TV, In Italia Antonio Banderas fa la pubblicita’ del Mulino Bianco e tutti si chiedono cosa faccia la Pellegrini nel suo tempo libero.
Mi manca la mia casa, mi mancano I miei genitori, mi mancano le cene in cui capisco e mi capiscono, mi mancano le confessioni che solo le amicizie di una vita portano, mi manca il mio gatto e poter guidare la mia macchinina, mi manca andare al supermercato e sapere cosa comprare, mi mancano I vestiti che calzano come dovrebbero, mi manca la metropolitana pulita e la televisione spazzatura ma nonostante tutta questa nostalgia non sono ancora pronta a fare il grande balzo al contrario e tornare indietro, questa America qui ha ancora troppo da offrirmi lo so!
Volete sapere quale sia stato l’unico vero gap culturale che ho sentito tornando in Italia..
Alla cassa dell’Esselunga la cassiera mi guarda, io la guardo, lei mi guarda , io la guardo e poi ho capito che in Italia la spesa te la imbusti da sola!!!!

6 commenti:

  1. Tornare in Italia fa bene e fa male allo stesso tempo ed è davvero difficile poterlo spiegare a chi non ha mai provato questa sensazione! Tu l'hai resa benissimo...

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  2. Ciao, provavo anche io le stesse sensazioni quando vivevo in Usa e tornavo in Italia per una breve vacanza. Purtroppo pero' tornarci per una vacanza e' differente dal tornarci a vivere e doversi scontrare con un assurdo mondo del lavoro, imprenditori sfruttatori e il poco senso civico che si respira vivendo stabilmente in Italia. Ho deciso di tornare a vivere in Usa. Ti auguro di scegliere cio' che e' meglio per te. In un certo senso e' come se volessi avvertirti, consigliarti di pensarci bene perche' se non hai gia' un buon lavoro e un po' di spalle coperte, lasciare gli Usa per tornare a vivere in Italia e' davvero un gesto estremo e coraggioso. oggi.

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  3. Bella descrizione del tuo viaggio in Italia.
    Ma vedo che anche a te la cosa che manca più di tutto in assoluto, non è tanto la famiglia, le abitudini, il cibo, le tradizioni ma il fatto di non riuscire ad esprimersi appieno con il prossimo e ci si sente sempre e comunque stranieri.
    A meno che non sta parlando tra connazionali...o quando si ha la fortuna di avere uno dei due genitori di madrelingua inglese.

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  4. Io ci tornerò a Natale dopo un anno che sarò via e credo che vivrò la stessa cosa.. piccole grandi cose che mancano..
    ;) continuo ad immaginarmi la scena all'Esselunga.. ahha!!

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  5. "Il luogo ideale, per me, è quello in cui è più naturale vivere da straniero".
    (Italo Calvino)


    d.

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  6. Il prossimo febbraio mi trasferirò in USA per sempre, in pratica torno a casa.
    Dopo 50 anni di vita in italiaso già di per certo che non mi mancherà la mia casa, non mi mancheranno le mie sorelle, non mi mancheranno le cene in cui capisco e mi capiscono, non mi mancheranno le confessioni che solo le amicizie di una vita portano, non mi mancherà poter guidare la mia macchinina, non mi mancherà andare al supermercato e sapere cosa comprare, non mi mancheranno I vestiti che calzano come dovrebbero, non mi mancherà la metropolitana pulita e la televisione spazzatura, non mi mancherà pagare su ogni cosa che compro il 21% in più, non mi mancherà pagare il 70% di tasse per una sanità che non funziona e che costa molto di più di quella USA, non mi mancherà la raccolta differenziata del pattume che funziona da cani, non mi mancherà ad ogni angolo di strada avere un extracomunitario appiccicato che chiede l'elemosina, non mi mancheranno le eterne promesse di politicanti incompetenti, non mi mancherà in una parola sola l'Italia, paese meraviglioso da visitare, ma allucinante da vivere.

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