APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







martedì 8 febbraio 2011

FACCIAMO LE DOVUTE PRESENTAZIONI

Mi sembra giusto a questo punto fermarmi un secondo per presentare al mondo l'altra parte in causa del mio nuovo dramma vitae, lui si chiama Jack ma d'ora in poi sarà ricordato solo con il soprannome di Mr. Energy..ci siamo conosciuti a fine agosto del 2007, io l'ho rimorchiato in un bar canadese in Belize.
Noi eravamo un gruppo di 10 semi sconosciuti in giro da settimane per il Guatemala con pochi soldi, pochi vestiti, molte speranze e la voglia mia di dimenticare un amore ingombrante finito male, un lavoro soffocante e la routine agghiacciante di una vita che poco mi soddisfaceva.
Il nostro tour prevedeva una settimana di sole e relax in un Cayo al largo della costa del Belize, peccato solo che a farci compagnia fosse intervenuto l'uragano Dean trasformando il paradiso tropicale in una piccola Beirut post atomica.
Lui era in viaggio per il centro america con un compagno di milizie ed era uno dei pochi assidui frequentatori dell'unico posto di ritrovo rimasto intatto dopo il passaggio del suddetto uragano.
Sono bastate poche ore di birra, sigarette e chiacchere per capire che a) mi piaceva la sua pelle bianca piena di lentiggini b) il mio inglese era pessimo c)che l'uomo in divisa ha sempre il suo potenziale fascino d) che avrei potuto provare qualcosa per un uomo che ti prende per mano e ti porta a camminare sulla spiaggia.
Certo c'erano di mezzo qualche piccolo e non trascurabile ostacolo del tipo lui americano io italiana, lui vivente in US io in Italia, lui militare di carriera pronto a partire per le peggio missioni io ancorata a casa con mammà, lui parlante solo yankee io con un inglese oxfordiano un tantino arrugginito.
Ma il destino è sia complice che beffardo, è bastata una sua mail al ritorno per iniziare un rapporto a distanza fatto di sogni, promesse e progetti di vita. Io volavo nel ridente Tennesse ogni volta che il calendario me lo permetteva, passavamo le vacanze insieme e poco mi interessava se lui doveva lavorare e io avevo come massimo intrattenimento il più vicino Wallmart o un centro commerciale o se passavo ore a rimbecillirmi davanti alla maratona della famiglia Kardashian in tv, perchè nei nostri attimi liberi eravamo solo io e lui, solo noi per sempre. Poi ci sono stati i sei mesi in Iraq e la paura di perderlo, le poche chiamate fatte nelle tempeste di sabbia, il suo tono rassicurante ma lontano e la promessa che al ritorno sarebbe tornato anche lui ad una vita diversa.
A marzo 2010 ha lasciato dopo anni di devoto servizio l'esercito e si è ritirato a vita civile, il che ha permesso a me di poter iniziare seriamente a pensare ad un possibile trasferimento.
Ora lui è tornato al college, vive a NY vicino alla sua famiglia, continua a coltivare la passione per le teorie cospirative, ha un suo piano di fuga qualora gli zombie prendessero il sopravvento sul mondo, continua a vedere un mondo fatto solo di bianchi e neri ma accetta a tempo pieno la mia presenza rosa e brillantinata e a breve riceverà su skype la chiamata che cambierà per sempre il corso delle nostre vite...

"Caterina!
I imagine you must be on your way back to Milan right now but hopefully you get this email.  I've been missing you lately.  It felt horrible leaving Caye Caulker that last morning.  I was in New York hating myself that night knowing just hours ago I was on the beach with you!  Next time you have to come visit me in the US or I will come visit you in Italy.
Take care!  Your future husband,
-Jack (Mr. Tom Cruise)"

2 commenti:

  1. no vabbè..ti ho scoperta solo ora,è tutto fantastico ho da reuperare due anni di post,ma ce la farò!!
    marti

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  2. Anche io ti ho scoperta solo ora... e sono quasi in lacrime alla fine di questo post. 26enne di Milano, incallita viaggiatrice, una storia come la tua la vivo solo nei miei migliori sogni... grazie per averla condivisa! Vi ammiro molto, davvero.
    Mi sa che il ponte di Pasqua lo passerò a mettermi in pari con i post ;)
    Sara

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