APPUNTI DISORDINATI A STELLE E STRISCE DI UNA DONNA TRICOLORE NEL SUO VIAGGIO DI UNA VITA







venerdì 11 gennaio 2013

La lontananza

La vita dell’emigrante ha i suoi dolci sapori e piaceri, quel fascino un po’ esotico da tutti invidiato, una vita che ha sempre un po i toni di un’avventura, quella sensazione un po’ selvaggia di avere radici un po’ qui e un po’ li.. ma la realta’ e che non e’ facile e mai lo sara’. Si sopravvive al jet lag e al fuso orario, la tecnologia accorcia le distanze ma il contatto fisico, un abbraccio, una conversazione guardandosi negli occhi, il suono di un risata, non possono essere sostituiti. Dopo un mese di vita insieme, di routine e di orari incrociati, dico arrivederci ai miei genitori, domani un aereo li portera a casa, la loro casa..un posto che sento ancora molto mio ma che per certi versi non mi appartiene piu. Ogni volta dirsi arrivederci sembra sempre piu’ difficile perche la voce non deve suonare come un addio ma 5 o 6 mesi sono tanti da far passare e la vita va avanti alle volte gentile e delicata ma alle volte anche dura e severa. Questa mia vita qui mi sta regalando molto ed e’ tutto sempre nuovo e inaspettato ed ecco perche la ferita diventa piu’ profonda quando mi trovo a rimpiangere questa mia scelta che comunque ho voluto e che appoggio incondizionamente.
Molto si e’ parlato in questi giorni di un nostro possibile ritorno in Italia, l’idea mi spaventa e l’idea mi accarezza..
Da che sono arrivata qui il mio concetto di famiglia si e’ sdoppiato: c’e’ la mia nuova famiglia, quella che viene prima di chiunque e di qualsiasi cosa, quella a cui mai rinuncerei e la cui felicita’ e’ la mia prima e unica missione nella vita. E poi c’e la famiglia a cui appartengo, quella per cui io vengo prima di qualsiasi persona e cosa, loro che mai hanno rinunciato a me e che hanno fatto della mia felicita la loro missione. Per molti anni siamo stati un nido ma io da li ho poi preso il volo e sono atterrata su un ramo nuovo e lontano su cui ho costruito a mia volta un nido. Forse per avere il bicchiere quasi tutto pieno avrei bisogno che loro fossero qui, che facessero I nonni e I genitori come dovrebbe e sarebbe giusto che fosse, ma la vita e’ fatta di ostacoli e non sempre si puo avere tutto..o forse oggi sono malinconica…pero non e’ giusto cazzo!

6 commenti:

  1. Sei da ammirare hai avuto e hai tutt'ora una forza che molti non hanno e forse non avranno mai!! Io per prima. Anche se oggi sei malinconica, il domani ti porterà delle distrazioni e il tempo passerà e sarà ancora più bello abbracciare i tuoi genitori.
    Un sorriso :)

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  2. E'la vita: ti offre opportunità e ti fa struggere per le scelte. Coraggio!

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  3. sottoscrivo. hai centrato in pieno :/

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  4. Visto che per il momento non abbiamo intenzione di passare a miglior vita, consideriamo gli addii come semplici arrivederci a presto, senza tristezza o cattivi pensieri.
    Il sano rimbambimento senile è una conquista ottenuta con anni di esercizio quotidiano con i libri, i giornali e la televisione, quindi lasciacelo godere in santa pace e preoccupati di trovarci una sistemazione in Florida.
    Vista la tua specifica formazione culturale, avrei visto meglio la chiusura con "mentula", fa più scena.
    Ciao

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  5. Mi hai fatto venire le lacrime agli occhi, mi sono immedesimata in te e cpisco quanto sia difficile lasciare una parte di te dall'altgro capo del mondo. spesso penso se sia il caso di iniziare una nuova vita all'estero che ti offre sicuramente più opportunità di quante te ne offra l'italia(che amo con tutti i suoi difetti).. però dover lasciare la mia famiglia per inseguire un sogno, nn sono ancora in grado di prendere questa scelta

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